Ancona, detenuto magrebino si ferisce con lamette e pesta agenti

Lo straniero mal sopportava l'idea di una nuova condanna in via definitiva, visto che ormai era certo di uscire dal carcere il prossimo 2 febbraio. In preda alla follia, si è ferito con 3 lamette nascoste in bocca, prima di scagliarsi contro gli agenti intervenuti per bloccarlo

Ancona, detenuto magrebino si ferisce con lamette e pesta agenti

Ennesimo episodio di violenza all'interno della casa circondariale di Montacuto (Ancona), a seguito del quale ad avere la peggio sono stati due agenti di polizia penitenziaria in servizio, che hanno avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Protagonista in negativo della vicenda è un detenuto magrebino di 30 anni, in preda alla furia a causa della notifica di una nuova condanna che avrebbe causato un prolungamento del previsto soggiorno dietro le sbarre del carcere anconetano.

Stando a quanto riferito dalla stampa locale, infatti, il nordafricano si trovava a Montacuto per questioni connesse allo spaccio di sostanze stupefacenti e da lì sarebbe dovuto uscire il prossimo 2 febbraio.

Nel frattempo è tuttavia arrivata per lui una nuova condanna in via definitiva, a causa della quale ulteriori 6 mesi di detenzione sono andati a sommarsi alla data del già fissato rilascio.

Una cosa che, al momento dell'avvenuta comunicazione, ha fatto letteralmente andare in escandescenze il nordafricano. L'episodio di violenza si è verificato durante il pomeriggio dello scorso martedì 28 gennaio, quando il 30enne ha nascosto in bocca tre lamette, estratte dallo strumento in dotazione per radersi.

Una di queste è stata utilizzate per autoinfliggersi delle ferite alle braccia, che lo hanno fatto sanguinare copiosamente, cagionando il pronto intervento di due poliziotti in suo aiuto. Durante il tragitto verso l'infermeria ha estratto la seconda, venendo fermato prima che potesse rendersi protagonista di un nuovo episodio cruento.

Una volta ricevute le cure del caso, il magrebino è stato poi condotto verso una zona di isolamento, visto il suo stato di ingestibile agitazione. È in questa circostanza che ha afferrato la terza lametta, con l'intenzione di ferirsi di nuovo. Gli agenti sono intervenuti prontamente per bloccarlo, ma il nordafricano si è scagliato contro di loro prendendoli a calci e pugni e riuscendo a ferirli, prima di far ritorno dietro le sbarre.

Per lui si aggiunge, così, una nuova denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, mentre gli agenti della penitenziaria sono finiti in ospedale per le lesioni riportate, ricevendo una prognosi di 7 giorni.

Violenze del genere ad Ancona si sono già verificate, come ricorda Gianluca Scarano, segretario territoriale di Uilpa penitenziari."Prima di ieri altre due aggressioni si sono verificate nel mese di luglio e nel periodo poco prima di Natale, in quei casi i poliziotti hanno riportato fratture e lesioni dei legamenti tanto che ad oggi sono ancora sottoposti a cure mediche e fuori dal servizio", ricorda il segretario, come riportato da "Ancona Today".

"È ormai prassi consolidata accorpare posti di servizio e puntare al risparmio delle ore di lavoro di straordinario a discapito della sicurezza del personale e degli stessi detenuti", attacca ancora. "Vige ormai uno status di sottomissione psicologica del personale tanto da subire procedimenti disciplinari se si tenta di apportare migliorie a salvaguardia degli agenti", conclude con amarezza.

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