Ancora in aumento i carburanti. Petrolieri: "È colpa delle tasse"

Ancora lievi rincari su benzina e diesel. L'Unione petrolifera: "Il governo si faccia un esame di coscienza"

Ancora in aumento i carburanti. Petrolieri: "È colpa delle tasse"

Prezzi bloccati, ma non per tutti gli operatori. Dopo il richiamo lanciato ieri dal ministro Zanonato ai petrolieri, oggi si è comunque assistito a un aumento dei prezzi raccomandati per due compagnie. Tamoil ha alzato di 0,7 centesimi al litro il costo della benzina e di un centesimo quello del diesel, mentre Esso ha accresciuto di 0,5 centesimi il costo di entrambi i prodotti.

In leggera crescita anche i prezzi raccomandati sul territorio, per motivi legati alle ultime decisioni sul costo dei carburanti. Le media nazionali di benzina e diesel sono attualmente a 1,838 e 1,741 euro/litro (Gpl a 0,792), con punte che arrivano a toccare 1,877 euro/litro e 1,761 e il Gpl resta stabile a 0,824.

Pietro De Simone, direttore generale dell'Unione petrolifera, ha detto alla Stampa che i rincari "non sono nulla di particolarmente anomalo", sottolineando come il prezzo medio sia "più basso della media del 2012" e che sulla situazione attuale ha molto influito "la tassazione" a cui i prodotti sono sottoposti.

A "farsi un esame di coscienza", ha detto, dovrebbe essere il "governo, anche se mi rendo conto che c’è un problema di cassa. Noi abbiamo margini nulli di intervento".

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