Cronache

I vestiti strappati dallo straniero, il tentato stupro, le urla: paura a Bologna

Una ragazza ha denunciato ai carabinieri di essere stata vittima di una tentata violenza sessuale da parte di un giovane straniero mentre si trovava in centro

I vestiti strappati dallo straniero, il tentato stupro, le urla: paura a Bologna

Una giovane stava rientrando da una serata passata con gli amici quando si è trovata di fronte il suo aggressore in centro a Bologna. Lui ha cercato di toglierle i vestiti e a violentarla ma lei ha gridato così forte da metterlo in fuga.

La ricostruzione dei fatti

Poteva andare molto peggio, ma è raccapricciante quello che ha subito una ragazza che ieri si trovava in via Riva di Reno vicino al centro bolognese. Stava tornando a casa e all'improvviso una figura si è incamminata verso la sua direzione. Secondo la polizia si tratta di uno straniero originario del Centro Africa. A quel punto la giovane ha cercato di tornare indietro ma l'uomo, afferrandola con forza, ha cominciato a toccarla tentando di baciarla e di strapparle i vestiti. In preda al panico la giovane ha gridato con tutte le sue forze e solo a quel punto l'aggressore ha mollato la presa ed è fuggito via.

Tornando a casa la donna ha chiamato il 118 e dopo essere stata visitata gli operatori hanno avvertito la polizia. Adesso gli uomini dell'arma stanno portando avanti le indagini per trovare lo straniero. Si ha già un identikit del suo volto e per questo si stanno già analizzando le immagini delle telecamere della zona.

Questa è la quarta violenza in poco tempo che si registra nel centro di Bologna: dalla turista finlandese alla ventottenne aggredita in stazione fino alla diciassettenne violentata ai Giardini Margherita. In questo ultimo caso si cerca ancora il responsabile perché le telecamere non erano funzionanti. C'è rabbia e indignazione tra i cittadini che non si sentono più al sicuro neanche nei luoghi più affollati.

Secondo Il Resto del Carlino, però si sta facendo qualcosa per prevenire altri atti. Il Comune ha infatti chiesto alle associazioni che si occupano di vittime di violenze di provvedere a una mappa delle zone più pericolose, così da agire con gli eventuali provvedimenti.

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