Ancora scontri tra virologi, Burioni contro Tarro: "Se lui candidato a Nobel, io a miss Italia"

L'alterco, iniziato su Twitter da un elogio allo scienziato che sconfisse il colera nel 1973, è finito in televisione, dove il medico 82enne ha replicato: "Non polemizzo con chi, il 2 febbraio, disse non ci sarebbero stati casi in Italia"

Ancora scontri tra virologi, Burioni contro Tarro: "Se lui candidato a Nobel, io a miss Italia"

Tutto era cominciato su Twitter, da un botta e risposta tra Gianfranco Rotondi e il virologo Roberto Burioni. Il 17 aprile il primo aveva pubblicato un tweet elogiando la figura e il lavoro svolto da Giulio Tarro, primario emerito del Cotugno di Napoli, che nel 1973, durante l'epidemia di colera che colpì il capoluogo campano, per primo isolò il vibrione dell'infezione: "Il virologo Giulio Tarro, primario emerito del Cotugno (isolò il vibrione del colera), due volte candidato al Nobel, oggi scommette la sua reputazione dicendo che tra un mese il CORONAVIRUS ci abbandonerà come tutti i corona influenzali".

"Tarro è stato candidato al Nobel quanto io a Miss Italia", aveva risposto domenica Burioni sul celebre social newtork, innescando una polemica a distanza tra i due medici. I quali hanno utilizzato lo stesso mezzo per continuare il loro alterco.

Ma nelle ultime ore, il litigio tra Burioni e Tarro è approdato persino a "Non è l'Arena", il programma di Massimo Giletti in onda su La7. Al primario emerito napoletano, ospite della trasmissione, il giornalista ha chiesto il perché ci siano state, tra i due, così tante polemiche a distanza sul tema Covid-19 e Tarro ha risposto: "Per quanto mi riguarda, io sono stato tirato in ballo, quindi ho dovuto dare una risposta abbastanza mite. Non faccio polemica con una persona che il 2 febbraio ha detto che in Italia non ci sarebbero stati casi".

In un'intervista concessa ieri a Luca Telese, pubblicata su the Post Internazionale, lo scienziato ha spiegato come il coronavirus, per diffondersi, abbia bisogno "di spazi chiusi, scarsa ventilazione o sistemi di aria condizionata, temperature basse o umide". E su Burioni ha aggiunto: "Mi diverte chi vuole dare lezioni dopo aver fatto errori come e più degli altri".

Lo scienziato 82enne che, come riportato dal Corriere della sera, fino al 2006 ha ricoperto il ruolo di primario, qualche giorno fa, aveva ricordato come per sconfiggere il Covid-19, più che un vaccino, fosse necessario trovare una cura: "Se il virus ha come sembra una variante cinese e una padana, sarà complicato averne uno che funziona in entrambi i casi".

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