Anno nuovo, solita solfa: l'Ong vuol scaricarci migranti

Sono 265 le persone a bordo dell'imbarcazione battente bandiera spagnola, che ora si appella alla Costituzione italiana per ottenere un porto nel quale far sbarcare i clandestini

Anno nuovo, solita solfa: l'Ong vuol scaricarci migranti

Bottino pieno da parte dell'imbarcazione dell'Ong Proactiva Open Arms, che dopo aver caricato a bordo 169 clandestini partiti da Sabrata (città della Libia nord-occidentale) ha aggiunto quest'oggi altri 97 extracomunitari, in prevalenza di nazionalità eritrea, e ora si appella alla Costituzione italiana per trovare un porto nel quale farli sbarcare.

Il primo carico è datato 31 dicembre 2020, come comunicato proprio allora dall'imbarcazione battente bandiera spagnola. "Nella giornata di ieri, dopo aver ricevuto intorno alle 15 una segnalazione di distress dalla Alarm Phone, la nostra imbarcazione, la Open Arms, con a bordo personale di Emergency, ha soccorso 169 persone che viaggiavano su un'imbarcazione di legno alla deriva". La nave, in sosta di fronte al porto di Siracusa per ripararsi dal maltempo, mentre era in corso la sua Missione 79, era partita immediatamente. "Dopo aver allertato le autorità competenti, il nostro equipaggio ha raggiunto la posizione indicata e ha iniziato le operazioni di soccorso intorno alle 17:45", si leggeva nella nota ufficiale. "In questo momento tutti i 169 naufraghi si trovano a bordo della nostra nave in buone condizioni di salute, anche se molto provati fisicamente e psicologicamente". Il natante era partito da Sabratha durante la mattinata del 30 dicembre, come spiega la nave della Ong spagnola, puntando poi il dito contro l'Europa, "assente, incapace di prendere su di sé la responsabilità della tutela dei diritti e della vita".

Quest'oggi, ai 169 già presenti a bordo, se ne sono aggiunti altri 96, come nel primo caso prevalentemente di nazionalità eritrea. "Terminato secondo soccorso della missione 79 #OpenArms. Le 96 persone, alla deriva su una imbarcazione di legno in alto mare #Med, sono ora in salvo sul ponte della nostra nave, accudite dal personale medico", ha spiegato l'organizzazione non governativa su Twitter.

"Sul ponte della Open Arms si trovano ora 265 persone, che attendono, al freddo e con le previsioni meteorologiche in peggioramento, di poter sbarcare", questo il comunicato ufficiale del personale di Emergency sull'imbarcazione affiliata alla spagnola Proactiva Open Arms, che ora bussa alle porte del nostro Paese. Le "96 persone, in prevalenza eritree si aggiungono alle 169 già presenti a bordo. Nella mattinata di oggi, 2 gennaio 2021, dopo essere stata allertata ancora una volta dalla ong Alarm Phone di un'imbarcazione in difficoltà, la nostra nave, la Open Arms, con a bordo personale di Emergency, ha soccorso altre 96 persone che viaggiavano su una barca di legno alla deriva". Stando al comunicato i 96 sarebbero partiti da Zuwarah (Libia nordoccidentale).

"Ribadiamo la necessità che l'assegnazione di un porto venga concessa senza ritardi in modo da garantire la tutela dei diritti e della salute dei naufraghi soccorsi così come stabilito dalle Convenzioni internazionali e dalla nostra Costituzione", chiede ancora una volta Emergency.

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