Antinori si difende: "È un complotto dell'Isis"

Ecco la clamorosa difesa del ginecologo Severino Antinori dalle accuse di violenza e furto di ovuli a danno di una sua infermiera

Antinori si difende: "È un complotto dell'Isis"

“Era una dell'Isis. Lei l'ha buttata su quella cosa perché l'ho scoperta”. Il ginecologo Severino Antinori, intervistato oggi dal TgR della Lombardia, spiega così l’accusa di aver rubato ovuli con la forza da un’infermiera.

Secondo il medico, la sua infermiera si sarebbe fatta del male da sola “davanti a testimoni”. Antinori, che ora si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Roma, ha confermato la tesi del complotto arabo anche nel corso di un’intervista al programma Pomeriggio Cinque. Secondo lui l’infermiera che l’ha denunciato, 24enne di origini magrebine ma cittadina spagnola, diplomata come infermiera e venuta in Italia dalla provincia di Malaga per trovare lavoro, “non è spagnola, viene da Marrakech” e “ha ordito una specie di complotto, a dimostrare che queste tecniche sono vergognose, falsando la verità”.

“La signora – spiega Antinori - si è sottoposta a tecniche di ovodonazione, con tanto di spiegazione in spagnolo e in arabo. Non era ignara. Ha tentato, io non volevo, mi ha incontrato l’11 novembre in un locale dove si gioca, dove si balla… Sapendo il mio nome… io dico ‘ma come fai a sapere il mio nome?’, e glielo dico in francese, in italiano e in spagnolo. ‘So che lei è molto bravo e vorrei donare gli ovuli’, vabbè…. arrivederci… dopo due ore è nel mio albergo”.

Secondo la denuncia della ragazza, invece, sarebbe stato Antinori ad avvicinarsi mentre lei era da sola al tavolo di un ristorante, e si sarebbe vantato di essere “un medico molto famoso”. Dopo averle proposto di lavorare nella sua clinica Matris, si è offerto di pagarle un albergo vicino. Da qui la diagnosi di una ciste ovarica, un ciclo di iniezioni per curarla ma che, a sua insaputa, avrebbe invece stimolato l’ovulazione. E da qui la necessità di un intervento, il rifiuto della ragazza di donare gli ovuli e la violenza, negata da Antinori. "Non è vero – ha concluso il medico – che lei è stata forzata, è tutto falso. Il magistrato ha le carte.

Violenza di nessun tipo, lei si è auto-lesionata. All’uscita si è fatta male con il bastone, abbiamo 30 prove. Io avrei reagito in modo violento per far dimostrare che lei… che io… sono una persona malvagia. E’ chiaro che lei mirava anche al denaro”.

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