Coronavirus

Arcuri pensa alle "primule" Ma rischia il flop sui vaccini

Il Commissario presenta il piano vaccinazioni e il logo realizzato da Boeri. Ma sui tempi resta un generico: "Metà gennaio"

Arcuri pensa alle "primule" Ma rischia il flop sui vaccini

Non sappiamo quando, non sappiamo la tipologia e non sappiamo con quali strumenti. Il piano vaccini rischia un clamoroso flop. Ma il commissario straordinario Domenico Arcuri in una conferenza stampa ha deciso di presentare il progetto vaccino che dovrebbe scattare, il condizionale e d'obbligo, a gennaio. Arcuri nel corso del suo intervento si è concentrato ad annunciare il nome della campagna, il logo, ma non ha fornito date certe per la prima vaccinazione. Il piano avrà come logo una "primula". "Un regalo generoso e stupendo" quello dell'architetto Stefano Boeri al nostro Paese, come lo ha definito il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19. Secondo Arcuri nella primula si intravedono i punti di forza del Paese: la speranza e la rinascita. Lo slogan infatti sarà questo: "L'Italia rinasce come un fiore".

Ed è stato lo stesso architetto Boeri a spiegare il senso dell'iniziativa: i padiglioni per le vaccinazioni di massa avranno proprio la forma di un fiore e saranno smontabili e assemblabili. "Come dei fiori queste strutture sbocceranno nelle città italiane e si alimenteranno con la luce del sole e daranno, mi auguro, un senso di grande serenità e fiducia", ha spiegato l'archistar. E sul piano di vaccinazioni è poi intervenuto lo stesso Arcuri: "Abbiamo condiviso nei giorni scorsi con il primo produttore del vaccino le modalità di ricezione e somministrazione delle prime dosi che speriamo arrivi almeno per 1 milione e 800 mila italiani a partire dalla metà di febbraio. Abbiamo provveduto anche agli accordi per gli accessori necessari come le siringhe. Abbiamo anche fatto - ha ricordato il Commissario - la call per 3 mila medici e 12mila infermieri per darci una mano in queste primule che saranno nelle piazze italiane". Poi dopo avre spostato l'inizio della campagna a metà febbraio, il Commissario ha nuovamente preso la parola in conferenza stampa e ha affermato: "L'emozione nella visione e nell'ascolto (del video di presentazione, ndr) mi ha fatto dire un'imperfezione, noi stiamo lavorando perché la vaccinazione possa cominciare da metà gennaio, me ne scuso".

Di fatto però la timeline di questa campagna di vaccinazioni ha subito grossi ritardi. In prima battuta il premier Conte aveva parlato di un vaccino già a dicembre, entro la fine dell'anno. Poi il ministro Speranza aveva annunciato la prima dose entro l'Epifania. Adesso, ascoltando le parole di Arcuri, si slitta a metà gennaio. Insomma il commissario al momento non ha fornito dettagli precisi per il piano vaccini. Non si sa ancora quali saranno le procedure da seguire per la campagna, nè quando effettivamente, al netto del personale medico e degli over 80, tutti gli altri potranno ottenere una dose del vaccino. In tutto questo si attende ancora l'ok dell'Ema, l'agenzia europea per il farmaco, che dovrebbe dare il via libera il prossimo 29 dicembre. Insomma sul fronte vaccino in Italia ci sono poche idee e anche confuse. E il dubbio che i tempi possano allungarsi resta. Solo ieri un altro scivolone con lo stop al vaccino Sanofi a cui Arcuri aveva chiesto 40 milioni di dosi.

Un altro buco nell'acqua del "Super-Commissario".

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