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Arrivata a Porto Empedocle una parte dei migranti della Open Arms

Circa 80 migranti sono arrivati a Porto Empedocle da Lampedusa con il traghetto di linea partito dall'isola più grande delle Pelagie: per loro adesso si profila il riposizionamento nelle strutture d'accoglienza della Sicilia

Arrivata a Porto Empedocle una parte dei migranti della Open Arms

Sono arrivati ieri sera, in un porto di Porto Empedocle blindato dalle forze dell’ordine, alcuni dei migranti a bordo della Open Arms nei giorni scorsi protagonisti, loro malgrado, del braccio di ferro tra l’Ong spagnola ed il governo italiano.

Ad attenderli tre bus destinati verso diversi centri d’accoglienza siciliani, tra Pozzallo, Caltanissetta ed altre strutture dell’isola.

I migranti sono arrivati a bordo del traghetto di linea che collega Lampedusa con Porto Empedocle, dopo che sull’isola più grande delle Pelagie sono terminate le formalità di rito a seguito dello sbarco avvenuto lo scorso martedì.

Come si ricorderà, dopo 19 giorni trascorsi a bordo della Open Arms a largo di Lampedusa, il via libera all’approdo è arrivato solo a seguito del sequestro della nave ad opera della procura di Agrigento.

Il braccio di ferro tra l’Ong spagnola e le autorità italiane, è stato l’ennesimo episodio del genere che ha contraddistinto questa estate 2019. La particolarità del caso Open Arms, è data dal fatto che il tira e molla con Roma è arrivato nel pieno della crisi politica che ha portato poi alle dimissioni del premier Conte ed alla fine del governo gialloverde.

I migranti portati questa sera in Sicilia sono circa 80 di diverse nazionalità sub sahariane: una volta che il traghetto proveniente da Lampedusa ha attraccato a Porto Empedocle, Polizia e Carabinieri hanno iniziato le operazioni di sbarco scortando i migranti verso gli autobus.

Una piccola folla di curiosi ha assistito al momento dell’approdo dei migranti: “Oramai qui siamo abituati a queste scene – dichiara un residente presente al porto nel momento dell’arrivo della nave – Da circa vent’anni per noi questa è ordinaria amministrazione”.

Intanto nella vicina Agrigento proseguono le inchieste relative al caso Open Arms. Non solo il fascicolo contro ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aperto lo scorso 12 agosto, ma anche l’indagine per omissione avviata dopo l’ispezione del procuratore Luigi Patronaggio a bordo della nave dell’Ong spagnola.

Sono questi i due binari in cui si muovo la procura della città dei templi, con la seconda indagine al momento maggiormente sotto i riflettori rispetto alla prima e verso la quale si attestano le maggiori curiosità.

I migranti approdati oggi dovrebbero, nei prossimi giorni ed una volta espletate le formalità di rito, essere riposizionati in altri paesi europei: secondo dati diffusi nei

giorni scorsi dal Viminale, circa 40 dovrebbero andare in Francia, altrettanti in Germania, solo 15 in Spagna, 10 in Portogallo e 5 in Lussemburgo, per un totale di 110 migranti sui 163 originariamente a bordo della nave.

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