Ora c'è la bufera di Natale ​Occhio: le Feste rovinate

Dopo la mitezza di questi giorni bussano alla porta un Natale freddo ed instabile ed una fine dell'anno potenzialmente gelida: colpa del freddo siberiano che potrebbe invadere l'Italia

discesa gelida dal Nord Europa
discesa gelida dal Nord Europa

Dopo svariati anni in cui il periodo di Natale è dominato da clima mite e anticicloni, gli ultimi giorni di dicembre potrebbero essere caratterizzati da una bufera invernale in piena regola in arrivo prima dal Nord Europa e poi da oriente, dai territori di "residenza" del gelo siberiano.

La tendenza per il week-end

Prima che ciò accada, vivremo una fase mite con temperature sopra le medie del periodo specialmente al Centro-Sud, anche se non mancheranno piogge e temporali soprattutto nel corso del prossimo fine settimana: le zone più colpite saranno le Isole Maggiori ed il Nord-Ovest dove la neve cadrà a quote superiori ai 1.200 metri.

Sarà un bianco Natale?

Questa perturbazione farà da apripista per quanto accadrà a partire dalla vigilia di Natale. Come dicono gli esperti, un vortice ciclonico con al seguito fredde correnti di origine Polare investirà il nostro Paese. Se questa tendenza sarà confermata, il maltempo tornerebbe su gran parte del Centro-Nord con piogge e nevicate a quote sempre più basse. Nei giorni del 25 e 26 dicembre (Santo Stefano), la perturbazione avrà raggiunto anche Sud ed Isole Maggiori mentre al Nord tornerebbero cieli poco nuvolosi ma molto freddo a causa dei venti dai quadranti settentrionali.

Capodanno con il gelo?

Ma le sorprese non sono finite: i principali modelli meteo confermano un'ondata gelida ancora più forte, di origine russo-siberiana, negli ultimi giorni del mese di dicembre: la massa d'aria gelida interesserebbe prima l'Europa centrale per poi tuffarsi sul Mediterraneo e sul nostro Paese dando il via ad un'ondata di gelo molto intensa tra la fine dell'anno e l'inizio del 2021.

La causa è da attribuire al famoso "Anticiclone Russo-Siberiano", chiamato anche "Orso Russo" dagli appassionati di meteorologia: in pratica è un enorme campo di alta pressione termica che si forma per l'accumulo di aria gelida nei bassi strati in seguito alla forte e prolungata dispersione del calore accumulato di giorno durante la stagione fredda. Su tutta la Russia asiatica ed in Siberia, in questo momento, le temperature sono inferiori ai -50 gradi anche in pieno giorno. Quell'enorme serbatoio freddo, ogni tanto, bussa anche alla porta europea portando bufere di neve fin sui Balcani e severe ondate gelide anche sull'Italia.

Se questa tendenza verrà confermata anche nei prossimi giorni, la possibilità di vedere nevicate anche in zone costiere e sulle pianure del Nord non sarà così remota, oltre a temperature estremamente basse anche a quote pianeggianti.

Attenzione, però: vista la distanza temporale saranno necessari ulteriori aggiornamenti. Anche un piccolo cambiamento nella configurazione potrebbe stravolgere completamente la previsione.

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