Cronache

"Assalto antifascista a Firenze. I centri sociali alzano la tensione"

Firenze, la sede di Casaggì imbrattata con la vernice rosa. Il consigliere comunale Francesco Torselli chiama alla "riflessione" Rossi e Nardella

"Assalto antifascista a Firenze. I centri sociali alzano la tensione"

Litri di vernice sulla sede di Casaggì Firenze, in via Frusa. La stessa sezione che viene utilizzata per il coordinamento regionale di Fratelli d'Italia. Questo sarebbe il risultato di un "assalto" messo in atto dagli "antifascisti fiorentini". La comunità giovanile toscana ha pubblicato sui social le foto di quello che sarebbe il frutto di un vero e proprio blitz notturno: porta e mura della sede imbrattate di rosa e una scritta in rosso recitante: "Unici stranieri fascisti nei quartieri". Lo storico luogo di aggregazione della destra giovanile, insomma, interessato suo malgrado da condotte vandaliche.

"Questa notte - scrivono quelli di Casaggì attraverso un comunicato stampa - gli antifascisti fiorentini hanno pesantemente imbrattato la sede di Casaggì Firenze e Fratelli d’Italia con litri di vernice. Un’azione vile e infame, che ci aspettiamo venga condannata con forza da tutte le forze politiche". E ancora:" I centri sociali fiorentini stanno cercando di alzare la tensione con ogni mezzo necessario, strumentalizzando l’omicidio del senegalese Idy Diene e cercando di dargli quel movente razziale che - evidentemente - non può avere. L’intolleranza di questi cavernicoli fuori dal tempo - spesso sostenuti anche dagli amministratori della sinistra locale - deve essere fermata, prima che inneschi una spirale di violenza...".Il timore, quindi, è duplice: da una parte l'azione potrebbe essere derivata dal clima non pacifico registratosi durante la recente campagna elettorale, dall'altra potrebbe essersi innescata una "spirale" destinata a non finire qui (Gallery).

Gli fa eco il coordinatore regionale del partito guidato Giorgia Meloni: "L’infame gesto compiuto la notte scorsa a danno della sede che ospita il Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia, oltre alla sede di Casaggì Firenze, in via Frusa a Firenze, va forse letto come una sorta di biglietto da visita in vista del corteo organizzato dalla sinistra fiorentina per sabato prossimo?", si chiede Francesco Torselli, che è anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale ."Nel giorno in cui Firenze si ferma per rendere omaggio a Idy Diene - ha aggiunto l’esponente politico - proprio nel nome dell’integrazione e del rispetto reciproco, gesti come quello di cui siamo stati vittime stanotte dimostrano invece come Firenze, purtroppo, sia ancora molto lontana dall’essere una città veramente democratica, civile e rispettosa del pensiero altrui". C'è preoccupazione, dunque, per quello che potrebbe succedere nel corso del prossimo fine settimana, quando la sinistra dovrebbe radunarsi in un luogo non molto distante dalla sezione di via Frusa per dare inizio ad un corteo.

Torselli chiama quindi alla "riflessione" tanto il sindaco Dario Nardella quanto il governatore Enrico Rossi:"...gesti come quello di stanotte, secondo loro, non sono la diretta conseguenza del clima da caccia alle streghe seminato per tutta la campagna elettorale, in nome del più anacronistico e datato antifascismo?", domanda il coordinatore regionale in una nota diffusa in queste ore. "A nome del Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia - chiosa Torselli - esprimo inoltre tutta la solidarietà e la vicinanza a quei cittadini che si sono ritrovati questa mattina le auto e le abitazioni vandalizzate dalla idiozia di questi quattro figli di papà che, tra uno spinello e l’altro, hanno scelto di combattere in questo modo imbecille la noia provocata dalle loro insoddisfacenti vite. Purtroppo, non essendo mai stati abituati, né a lavorare, né a conquistarsi qualcosa nella vita attraverso il sacrificio, non riescono neppure a concepire il mero valore materiale delle cose altrui".

Secondo quanto si legge, dunque, nel mirino dei vandali sarebbero finite anche alcune macchine e case circostanti la sede di Casaggì.

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