La Fiom: "L'assalto? Anche noi siamo contro il green pass"

Ai microfoni di Radio Cusano Campus, Francesca Re David commenta la manifestazione no green pass di sabato: "Non capisco l'assalto alla sede, noi siamo contro il green pass"

La Fiom: "L'assalto? Anche noi siamo contro il green pass"

"Non capisco l'assalto alla Cgil, dato che noi non eravamo d'accordo col green pass". È il commento della segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David, intervenuta ai microfoni della trasmissione L'Italia s'è desta su Radio Cusano Campus, che spiega come il sindacato dosse favorevole ad altri tipi di provvedimenti, "come il vaccino obbligatorio o tamponi gratuiti".

Per questo risulta incomprensibile l'assalto compiuto lo scorso sabato alla sede nazionale della Cgil da parte di un gruppo di manifestanti, che al grido di "sciopero" avevano accusato il sindacato di essere uno dei responsabili dell'estensione dell'obbligo del Green Pass a tutti i lavoratori, a partire dal prossimo 15 ottobre. Secondo quanto aveva raccontato anche ilGiornale.it, i manifestanti avevano seminato devastazione, chiedendo di parlare con il segretario Maurizio Landini, accompagnando le azioni con il coro "Landini dimettiti".

I sindacati, ha precisato Re David alla trasmissione di Radio Cusano Campus, hanno agito "benissimo fin dall'inizio, quando abbiamo scioperato per far chiudere le fabbriche e far rallentare la pandemia". Ma ha aggiunto "Non si può pensare che c'è una ripresa chiudendo le fabbriche" e potrebbero crearsi situazioni di fragilità. Una situazione da tenere sotto controllo, secondo la segretaria generale, perché in passato "proprio sull'impoverimento delle persone che si sentono sole i fascismi hanno trovato terreno fertile".

Per fermare la pandemia, invece, la Cgil avrebbe preferito vedere l'attuazione di altri tipi di provvedimenti rispetto al green pass, ma "c'è una legge" e, pur rispettandola, continuerà la richiesta di tamponi gratuiti. Poi, la segretaria, sempre alla trasmissione radiofonica, ha aggiunto: "Il governo Draghi sta facendo un grande errore a pensare che il sindacato debba essere ascoltato a cose già decise dopo essere andato incontro alle richieste di Confindustria". E sui milioni di lavoratori non vaccinati, Francesca Re David ha sottolineato come i lavoratori abbiano "la stessa percentuale del resto del Paese. Quel 15% che avremo nelle fabbriche tra i no vax e quelli che hanno paura sono sulle percentuali che vediamo a livello nazionale".

La soluzione per cercare di abbattere queste percentuali? "Bisognerebbe fare delle nuove campagne per convincere chi non si è ancora vaccinato",

ha dunque precisato Re David alla trasmissione di Radio Cusano Campus. E, in caso di mancato convincimento "allora pensiamo che il governo debba procedere con l'obbligatorietà vaccinale".

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