Atac, ok al concordato preventivo per salvare l'azienda dal fallimento

Raggi: "Si avvia un percorso di rinnovamento totale di Atac". Al via la procedura di concordato preventivo per risanare e rilanciare la società capitolina

Atac, ok al concordato preventivo per salvare l'azienda dal fallimento

Il Cda di Atac "ha individuato nella procedura di concordato preventivo in continuità la migliore soluzione alla crisi della società, deliberando l'immediata comunicazione all'azionista e convocazione dell'Assemblea dei soci per le decisioni di competenza". Questa la strada per tenere in vita l'azienda romana dei trasporti. "Oggi abbiamo compiuto - commenta Paolo Simioni, amministratore delgato di Atac - il primo passo concreto per il risanamento e rilancio della società". Il concordato si andava delinenado già da tempo per salvare la società capitolina.

Si dice "molto preoccupato per quello che sta accadendo in Atac" il capogruppo di Forza Italia al Comune di Roma, Davide Bordoni. "Gli abitanti della capitale rischiano di doversi confrontare con disagi mai visti prima - ha dichiarato Bordoni - e il loro stesso diritto di circolare in città rischia di essere compromesso in una situazione di catastrofe senza precedenti. Non ci sono garanzie che bus e metro abbiano il denaro necessario per continuare a circolare". Il concordato infatti non piace ai sindacati dei dipendenti che hanno già annunciato uno sciopero di 4 ore per martedì 12 settembre, giorno di riapertura di molte scuole.

Contario alla formula del concordato preventivo anche Stefano Fassino, deputato di Sinistra italiana e consigliere di Sinistra per Roma. "La scelta del concordato per Atac - ha fatto sapere in una nota Fassino - è inaccettabile nel merito e nel metodo. Il bilancio del 2015 indica un debito di 1 miliardo e 350 milioni a fronte di crediti per 1 miliardo e 266 milioni verso la Regione Lazio e verso il Comune di Roma. La Giunta Raggi ha perso un anno di tempo con una girandola di amministratori, prima nominati e poi rimossi senza alcuna spiegazione. Portare Atac al fallimento è una scelta politica della Giunta Raggi. Poteva essere evitata con una coraggiosa e radicale riorganizzazione".

Il sindaco Virginia Raggi ha commentato così il via libera al concordato. "Atac deve rimanere pubblica. Atac deve rimanere di noi tutti. Finalmente, inizia una nuova vita per Atac.

Si avvia un percorso di rinnovamento totale dell'azienda di trasporti di Roma con un obiettivo chiaro: migliorare le linee, rinnovare la flotta degli autobus, la metropolitana; ridurre i tempi d'attesa; dare ai cittadini i servizi che meritano; tutelare i dipendenti. I lavoratori onesti non hanno nulla da temere. Non credete alla propaganda di chi vuole far fallire questa azienda".

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