Verrebbe da dire: il telefono, la tua croce. Perché l'incorreggibile vizio degli automobilisti di parlare, navigare, messaggiare mentre guidano la autovettura continua a essere in testa alle cause degli incidenti stradali. Le norme che dovrebbero inasprire (fino al ritiro della patente) le sanzioni per i dopati da smartphone si sono arenate insieme al vecchio Parlamento, e ci vorrà tempo perché possano riprendere il loro cammino nella nuova legislatura. Così, anche per il 2017,il trend degli incidenti gravi avvenuti sulle strade italiane continua a segnare un incremento. A divulgare il dato è l'Osservatorio Nazionale Vittime Omicidio Stradale, presieduto dall'avvocato Giorgio Assumma. Nel corso dell'anno scorso, il trend degli incidenti con vittime è aumentato del 3 per cento. Potrebbe sembrare una crescita modesta, se non si parlasse comunque di numeri assai alti. Nell'anno precedente la strada aveva fatto 3.823 morti e 249.920 feriti. Anche un innalzamento percentualmente modesto, significa decine di morti e migliaia di feriti in più. E è inequivocabile che la distrazione alla guida, che ha quasi sempre per protagonista lo smartphone, sia tra la causa principale di incidenti, seguita dalla velocità elevata e dall'uso di droghe od alcool. Ma mentre contro quest'ultima piaga il Parlamento è intervenuto, dopo anni di proteste dei familiari delle vittime, introducendo il reato di omicidio stradale, l'utilizzo del telefono in fase di marcia continua ad essere punito con una semplice contravvenzione, come se i trattasse di un innocuo divieto di sosta. Le contravvenzioni elevate ad automobilisti sorpresi a usare il telefono al volante sono aumentate di ben il 18% nel corso del primo semestre 2017, ma - in assenza di sanzioni più drastiche - il loro potere dissuasivo è evidentemente assai ridotto.
L'Osservatorio si propone di intervenire non solo con proposte di legge e raccolta di documentazione, ma anche fornendo sostegno alle vittime degli incidenti e alle loro famiglie, che spesso nell'immediatezza degli infortuni si trovano disorientate e a volte preda di avvocati senza scrupoli, come avvenuto in occasione del disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio scorso. Per questo verrà fornita una consulenza immediata e verrà fornito il riferimento di studi legali specializzati nella materia convenzionati con l'Osservatorio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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