Autista del bus pestato da immigrato: "Fermato e subito rilasciato"

Paura sul bus da Firenze e Panzano. "Mi ha dato una botta alla testa e poi mi ha tirato calci e pugni". Poi la denuncia: "Lo hanno preso e subito liberato"

Autista del bus pestato da immigrato: "Fermato e subito rilasciato"

Sabato scorso un nuovo episodio di violenza da parte di un immigrato ai danni di un autista. Questa volta la vittima guidava il bus linea extraurbana di Busitalia, nel tratto tra Firenze e Panzano. Un nigeriano lo ha pestato intorno alle 13. L'ennesimo caso choc.

"Ha cercato di sfilarmi le chiavi dal quadro, mi ha dato una botta alla testa – ha detto la vittima alla Nazione - e poi mi ha tirato calci e pugni. Per fortuna sono riuscito a mantenere il controllo dell’autobus. A bordo viaggiava una quarantina di ragazzi di 15-16 anni. Poteva andare molto peggio". Ma quello che più ha infastidito il conducente di Busitalia è l'essere venuto a sapere che "l’aggressore è stato fermato e identificato, ma poi rilasciato perché non ci sono lesioni gravi". "

Come tanti altri suoi colleghi, al pestaggio seguirà un periodo di riposo. I medici che lo hanno visititato gli hanno prescritto 20 giorni di prognosi. Ma non è tanto "il dolore fisico" a preoccupare l'autista, quando il timore che l'aggressione possa ripetersi di nuovo. E magari finire peggio. "Ho paura - confessa - Ho paura per me stesso e per l’incolumità dei passeggeri che trasport. La persona che mi ha aggredito, che fa parte di una comunità che c’è in località Presura, non è nuova a queste cose".

È proprio questo il problema. Il racconto che l'uomo fa alla Nazione dimostra tutta l'insicurezza in cui sono costretti ad operare gli autisti dei bus in tutta Italia. Ricorderete forse il caso di Parma, dove la furia di un gruppo di immigrati era arrivata a pestare il conducente. Simile quanto successo a Firenze: "Mercoledì scorso – racconta il conducente – ha tentato di fare la stessa cosa. Ubriaco, si è addormentato nel parcheggio degli autobus a Greve in Chianti. La mattina, quando sono entrato in servizio da Greve verso Firenze, è salito a bordo, in stato confusionale. Dopo poco voleva farmi tornare indietro, per recuperare un bagaglio. Ha tentato di togliermi le chiavi dal quadro, mi ha tirato una botta, ma la cosa poi è finita lì. Non gli ho dato molto peso". Dal canto suo Busitalia prova a gettare acqua sul fuoco: "Al tavolo con le altre aziende e le prefetture – ha fatto sapere l'azienda alla Nazione – ci confronteremo per trovare le soluzioni più adeguate a far fronte a questo fenomeno, che ci sembra di tipo sociale".

Ora, se è vero che è stato liberato, allora non è detto che non dicida di tornare alla carica.

"Tornerò a lavoro e me lo ritroverò a bordo - dice l'autista preoccupato - Qualche suo amico, che sta con lui nel centro di accoglienza dell’Ugolino, mi ha fatto anche le foto. Non sono affatto tranquillo. Anche perché viaggiano a gruppi".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica