Cronache

Non paga il pedaggio 34 volte: maxi condanna per l'automobilista

Non ha pagato per 34 volte, in sei mesi, il pedaggio al casello autostradale di Arona, sull'A26. Ora il tribunale lo condanna a 9 mesi di carcere di per truffa. Multe fino a 1700 euro e due punti dalla patente per chi non paga

Non paga il pedaggio 34 volte: maxi condanna per l'automobilista

Il tribunale di Verbania ha condannato a 9 mesi e 12 giorni di carcere un 47enne della Bergamasca per truffa. Il motivo? Non ha pagato per 34 volte il pedaggio al casello autostradale. L'uomo è riuscito a scampare così tante volte dal pagamento della tassa grazie ad uno stratagemma molto semplice: si accodava a pochi centimetri dall'auto che lo precedeva così da riuscire a passare insieme a questa prima dell'abbassarsi della sbarra.

Il processo

Come riporta il Corriere.it, la ricostruzione dei giudici afferma che nel 2017 il guidatore è riuscito ad evitare il pagamento del pedaggio sull'autostrada A26, al casello di Arona, per ben sei mesi. Una pratica ripetuta e scoperta dalle telecamere di sorveglianza di Autostrade per l'Italia la quale, dopo aver denunciato il bergamasco, si è costituita come parte lesa. In questa maniera, riuscirà sia ad essere rimborsata che ad avere diritto ai danni attraverso un secondo procedimento. Non è la prima volta che dei procedimenti come questo arrivano in tribunale, anzi diversi di questi hanno retto fino alla Cassazione. Proprio secondo i giudici di questa si tratta di una vera e propria truffa e, per gli Ermellini, non si configura il reato di insolvenza fraudolenta in quanto è presente "la presenza di raggiri finalizzati a evitare il pagamento del pedaggio".

Cosa può succedere

Ovviamente Autostrade per l'Italia se un guidatore non paga per una volta il pedaggio non si rivolge immediatamente alla magistratura. Questo perché sono molte le attenuanti in favore del guidatore qualora si tratti di un'eccezione. Viene emesso, però, uno scontrino dove sono riportati: i dati di transito (data, l'ora e il casello di uscita), la targa e l'importo da pagare. A questo punto si hanno 15 giorni per poter saldare il proprio conto. Qualora il tempo stabilito dovesse essere superato la società fa scattare l'aggravio delle spese a carico del debitore. Non finisce qui, infatti, gli atti vengono inviati alla polizia stradale che può decurtare due punti dalla patente e sanzionare il guidatore con una multa che va dagli 87 ai 344 euro. L'automobilista del caso di Verbania è arrivato a ricevere una contravvenzione di 1700 euro poiché ha evitato dolosamente di pagare. Inoltre, la possibilità di contestazione di multe e reati è pressoché nulla in quanto i caselli sono dotati di un sistema ripresa video in grado di registrare automaticamente la targa del mezzo in transito.

I precedenti

Non vengono pagati al casello lo 0,4% dei pedaggi. Una percentuale che equivale a milioni di euro. Solo nel 2020, con i vari divieti di spostamento e il lockdown, sono stati ben 2,5 milioni i pedaggi non saldati. Un automobilista, a La Spezia, è stato condannato dal tribunale perché utilizzava: "regolarmente il Telepass per l’ingresso in autostrada, schermandolo all’uscita in modo da non pagare il pedaggio in uscita e da far apparire l’auto ancora all’interno dell’autostrada per poi riuscire al casello più vicino a quello d’ingresso".

Così facendo, però, si truffano non solo le società che gestiscono le autostrade ma anche lo Stato in quanto il 52,7% dell'incasso complessivo va a quest'ultimo e parte del compenso viene utilizzato proprio per migliorare le infrastrutture.

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