Il vicesindaco accoglie migranti: "Ma cittadini mandano foto a Salvini"

Al numero due della giunta comunale sono arrivati diversi attacchi. "In tanti non hanno approvato l’aiuto che abbiamo dato a quelle persone" ha dichiarato il vicesindaco

Il vicesindaco accoglie migranti: "Ma cittadini mandano foto a Salvini"

Alessandro Scarciglia, il vicesindaco di Avetrana, un Comune in provincia di Taranto, domenica scorsa ha accolto nello stadio comunale settantatré immigrati clandestini appena sbarcati sulle coste del Tarantino. Ma non tutti la pensano così e Scarciglia, agente della guardia di finanza ed ex militante di Alleanza Nazionale prima e Fratelli d’Italia poi, ha ricevuto diversi attacchi per il suo gesto. "È da ieri che cancello post dal mio profilo Facebook di amici, a questo punto ex amici, che non hanno approvato l’aiuto che abbiamo dato a quelle persone" dichiara il vicesindaco al quotidiano regionale "Nuovo Quotidiano di Puglia". E continua: "Addirittura uno mi ha avvertito di aver mandato a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni la foto dove distribuisco i pasti caldi ai migranti; dice di aver chiesto ai due politici di farmela pagare elettoralmente la prossima volta che mi metterò in lista".

È accaduto domenica scorsa, settantratre immigrati clandestini di origine pakistana sono sbarcati sulle coste tarantine. In particolare a Torre Colimena, una zona balneare di Manduria, nella provincia di Taranto. Erano tutti uomini, tra loro diciannove sono minorenni, in buone condizioni di salute, ma provati dal viaggio di nove giorni in una barca a vela omologata per otto. Sono partiti da Bodrum, in Turchia e sono sbarcati in Puglia.

Subito per loro si sono attivati i soccorsi, compresa Frontex, l'agenzia della guardia di frontiera e costiera che ha preso in carico il gruppo di migranti. Alcuni ristoratori hanno dato loro un pasto caldo, un negozio di casalinghi ha donato piatti, bicchieri e posate, dai privati sono giunti indumenti e scarpe e il vicesindaco di Avetrana ha messo subito a disposizione lo stadio per una prima accoglienza dei migranti che sono stati poi trasferiti all'hotspot di Taranto. Attraverso le indagini condotte dai carabinieri sono stati subito rintracciati, su una strada provinciale, anche i due scafisti.

Entrambi di nazionalità ucraina, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto disposto dal pm di turno della procura della Repubblica presso il tribunale di Taranto e condotti in carcere.

Questa macchina della solidarietà, però, non è andata giù a più di qualcuno che ha mandato le foto ai leader della Lega e di Fratelli d'Italia.

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