Cronache

Così agiva la banda della "monetina": il trucco che ripuliva le vittime

Sgominata la "banda della monetina" a Torino: tre cittadini peruviani sono stati arrestati e altri sei denunciati. Distraevano le vittime con un trucco, poi le derubavano. Sequestrato ingente bottino

Così agiva la banda della "monetina": ecco il trucco che ripuliva le vittime

La "banda della monetine" agiva sempre con lo stesso trucco. Le ignare vittime - quasi sempre donne sole o anziane - venivano distratte con alcune monete lanciate a terra. Intanto scattava il furto. I carabinieri del comando provinciale di Torino hanno arrestato tre cittadini peruviani (di 25, 30 e 36 anni) e denunciato altri sei con l'accusa di aver messo a segno rapine adottando quello stratagemma ormai rodato.

Spesso e volentieri, i malintenzionati prendevano di mira le borsette lasciate incustodite sul sedile delle auto, prediligevano oggetti di valore, magari appena acquistati, o puntavano direttamente al portafoglio. La merce rubata veniva poi nascosta a casa di incolpevoli anziani, ignari di tutto, grazie alla complicità delle loro badanti. Così, la banda aveva messo a punto un sotterfugio in grado di fruttare molto e di garantire ai ladri di passare inosservati. O quasi. Il metodo truffaldino è stato però interrotto dalle forze dell'ordine, che hanno sgominato la gang. Nei giorni scorsi, prima di intervenire, i militari avevano seguito gli spostamenti di un'auto già avvistata in altri luoghi in cui si erano verificati furti ai danni di donne sole e anziane. Gli appostamenti hanno consentito di confermare i sospetti.

Nelle perquisizioni eseguite, i carabinieri hanno sequestrato 90mila euro in contanti e 500 dollari americani, oltre a documentazione riconducibile a transazioni fraudolente in direzione del continente sudamericano. Con i bancomat rubati alle vittime, infatti, i ladri prelevavano denaro contante che poi veniva reinvestito in proprietà in Perù o utilizzato per acquistare beni di lusso.

Tra la merce sequestrata, del valore complessivo di oltre 300mila euro, ci sono 690 capi d'abbigliamento, in parte ancora dotati di etichetta e sistema antitaccheggio installato, 65 borse, 39 paia di occhiali, 31 profumi, 19 smartphone, 18 monili in oro, 16 portafogli e 13 orologi. Un bottino ricchissimo, che testimonia un'attività incessante da parte dei malintenzionati.

Sei peruviani, tra cui tre badanti e due dei tre arrestati in flagranza, sono stati denunciati per ricettazione.

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