Cronache

"Bandiera rossa per la Liberazione". È scontro tra antagonisti e sindaco

"Issata una grande bandiera rossa al posto di quella arcobaleno", denuncia sui social il sindaco di Viareggio. Il centro sociale rivendica il gesto con un video e contrattacca

"Bandiera rossa per la Liberazione". È scontro tra antagonisti e sindaco

Sul ponte sventola bandiera rossa. E sì, il gesto simbolico arriva proprio da sinistra. Nell'ennesimo 25 aprile della discordia, segnato dalle violenze dei pacifisti antifascisti, arriva notizia di un atto dimostrativo "sbandierato" ai quattro venti - è proprio il caso di dirlo - dagli antagonisti toscani. A Viareggio, nel giorno in cui si ricorda la Liberazione, alcuni attivisti hanno issato su un pennone del lungomare un vessillo rosso. Un'iniziativa chiaramente non concordata né consentita, di cui il sindaco della località balneare versiliese ha dato notizia con toni indignati.

"Stanotte è stata issata da ignoti una bandiera rossa sul pennone di piazza Mazzini a Viareggio (Lucca), dove avevamo messo una grande vessillo arcobaleno", ha denunciato su Facebook il primo cittadino, Giorgio Del Ghingaro, postando anche una foto della bandiera rossa sventolante. "L'ho fatta lasciare, per far vedere a tutti fin dove possa arrivare la prepotenza, perfino in un luogo simbolo di Viareggio, quello riconosciuto da tutti il punto centrale della città", ha aggiunto il sindaco, sottolineando la natura poco civile del gesto. "Parlo di prepotenza perchè è stato fatto un gesto senza essere autorizzati a farlo, è stato messo un emblema politico in un luogo pubblico che non puó essere da tutti condiviso, è sparita la grande bandiera arcobaleno che sventolava fino a ieri davanti al mare e che avevamo messo per manifestare la nostra chiara contrarietà alla guerra", ha spiegato ancora Del Ghingaro, accusando i responsabili del gesto di aver di aver agito "come dei ladri", approfittando del calare delle tenebre.

Intanto, proprio sui social, arrivava la rivendicazione dell'iniziativa da parte degli attivisti del Cantiere Sociale Versiliese. Già nelle ore precedenti, i militanti del centro sociale avevano postato un video sempre su Facebook nel quale ritraevano il momento in cui la grande bandiera rossa veniva innalzata. "Anche quest'anno la bandiera rossa per festeggiare la Liberazione è stata issata nelle strade di Viareggio", scrivevano i dimostranti a corredo delle immagini. Poi, dopo le dichiarazioni indignate del sindaco, è arrivata l'ulteriore graffio.

"Apprendiamo dal web che il sindaco Del Ghingaro ha accusato ignoti di aver issato la bandiera rossa sul pennone in piazza Mazzini, togliendo la bandiera della pace. Vogliamo tranquillizzare il primo cittadino", hanno premesso in un post i militanti del Cantiere Sociale Versiliese, accusando il primo cittadino di aver detto bugie. Gli attivisti hanno infatti sostenuto che l'iniziativa era stata realizzata "in pieno giorno e rivendicata pubblicamente", negando che sul pennone vi fosse precedentemente alcuna bandiera della pace. Poi l'immancabile precisazione politica: "Sulla questione della guerra non accettiamo lezioni da chi appartiene ad un'area politica favorevole all'aumento delle spese militari e all'invio di armi in Ucraina".

Bandiere rosse sventolanti, posizioni oltranziste sull'Ucraina, toni agguerriti: nulla di così diverso da quanto visto (e rivisto) in altre piazze d'Italia.

Scene da 25 aprile.

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