Barba in stile jihadista, capelli corti e tatuaggi: nuovo look camorrista

Ecco i riti degli affiliati: su Facebook tatuaggi, scritte in arabo e baci in bocca

Barba in stile jihadista, capelli corti e tatuaggi: nuovo look camorrista

Barbe lunghe, tipo jihadisti dello Stato islamico, taglio di capelli leggermente scalati ai lati e stessi tatuaggi. E sul profilo Facebook la fotografia di un bacio sulla bocca con un "amico". È il look social del nuovo clan camorristico di Forcella, finito mercoledì in manette in un blitz dei carabinieri su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Un gruppo di fuoco, composto da quattro giovanissimi, che stava pianificando l’omicidio di un esponente di spicco del clan camorristico rivale nel centro storico di Napoli, il gruppo Sequino-Giuliano.

"La camorra ai tempi dei social network può essere spiegata anche senza parole", si legge sulla cronaca di Napoli del Mattino in un articolo dal titolo Quel bacio in bocca tra affiliati per giurarsi eterno silenzio che analizza le fotografie dei profili Facebok degli arrestati, finite negli atti delle indagini dei carabinieri. "Imprimersi sulla pelle caratteri e simboli che riportano alla criminalità organizzata non è certo una novità - si legge sul Mattino - ma oggi sono proprio le nuove leve dei nuovi clan a rilanciare il significato del tatuaggio". Alcuni dei fermati hanno "tatuato sul corpo i nomi o i soprannomi di altri pregiudicati, quasi sempre loro amici o parenti". Ma c’è anche chi "si è fatto tatuare sul collo a caratteri cubitali la parola ’camorrà» o «la scritta ’Acab’, acronimo di All cops are bastards (tutti i poliziotti sono bastardi) impreziosita e accompagnata dal disegno dei fori di tre proiettili dai quali sgorgano rivoli di sangue".

Non solo tatuaggi.

Barbe e capelli costituivano un marchio per essere "riconoscibili anche all’esterno, un pò come avvenne a suo tempo per quelli della Vanella Grassi, che erano soliti indossare tutti le stesse t-shirt con i volti di attori di Hollywood". E poi la foto del bacio in bocca, un rito tra gli affiliati di camorra.

Immagine "corredata dallo pseudonimo scelto al posto del nome e cognome, quell'Ultimo Ultimo, sotto il quale campeggiava una scritta in lingua araba che, tradotta, suona più o meno così: 'Sono l’ultimo prescelto'". "Quel gesto, sostengono i bene informati - conclude l’articolo del Mattino - ha un significato molto preciso: baciandoci noi giuriamo di tenere per sempre la bocca chiusa".

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