Un podista è stato colpito da infarto questa mattina a Bari, durante la maratona "Vivicittà". Il malore poco dopo la partenza, intorno alle 10.30 circa. Ma i soccorritori volontari di turno, presenti alla gara sportiva, non hanno a quanto pare saputo utilizzare il defibrillatore presente nell'autoambulanza.
L'uomo di 50 anni si è accasciato improvvisamente per terra, tutti si aspettavano che il primo soccorso fosse fatto con la professionalità del caso, ma non è stato così. Dopo le incertezze dei soccorritori, sono intervenuti altri partecipanti alla competizione, giunta alla trentaduesima edizione. Subito hanno cercato di rianimare l'uomo con l'aiuto di una seconda ambulanza, del 118 arrivata sul posto. L'uomo, secondo quanto dichiarato dalla polizia locale, come si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno, si è ripreso dopo la terza scarica elettrica del defibrillatore. È stato successivamente trasportato al pronto soccorso del Policlinico e ricoverato per maggiori accertamenti e per tenerlo sotto osservazione.
Ora monta la polemica sull'aspetto organizzativo della gara e si legge sul giornale on line "InfermieristicaMente" che sarebbe importante "aprire un dibattito su quello che è il terzo settore, cioè quelle persone che operano nell’area
emergenza-urgenza a titolo di volontariato." Quanti di loro sono veramente abilitati e preparati alle urgenze? La vicenda, potrebbe, quindi, essere fondamentale per cambiare il regolamento sanitario nell'ambito del primo soccorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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