"Barilla paghi o avveleno i sughi": sessantenne accusato di estorsione

I carabinieri indagano su un cinquantanovenne che chiedeva il pizzo a commercianti della zona di Genova. A inizio anno anche il ricatto al colosso alimentare di Parma

"Barilla paghi o avveleno i sughi": sessantenne accusato di estorsione

Un lunghissimo elenco di tentativi di estorsione messi in atto ai danni di commercianti nella zona di Genova.

Questa è l'accusa che emerge da un'indagine dei carabinieri del capoluogo ligure ed è rivolta contro il cinquantanovenne Roberto Cavicchia, secondo quanto riferisce il Secolo XIX. L'uomo avrebbe minacciato gli esercenti di far esplodere negozi, studi o automobili di chi non avesse pagato il pizzo, minacciandoli sia online che attraverso avvertimenti virtuali.

In un caso, riporta il quotidiano genovese, la procura gli avrebbe addebitato anche il posizionamento di ordigno un ordigno esplosivo.

Ma il caso forse più estremo è quello che risale all'inizio dell'anno, nella sede parmense della Barilla.

Cavicchia avrebbe minacciato la multinazionale dell'alimentare di contaminare i sughi pronti, arrivando persino ad inviare, tramite chiavetta usb, un video in cui descriveva nei minimi dettagli il progetto di contaminazione che avrebbe dovuto colpire il magazzino del colosso della pasta.

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