Cronache

"Il suo corpo come trofeo": i genitori della ragazza contro Grillo

Lo sfogo dei genitori della ragazza che ha denunciato Ciro Grillo e i suoi tre amici: "Abbiamo appreso che frammenti del video circolano tra gli amici come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo"

"Il suo corpo come trofeo": i genitori della ragazza contro Grillo

“Quante falsità su nostra figlia, basta fango: ora deve emergere la verità”. È questo lo sfogo dei genitori della ragazza che ha denunciato il figlio di Beppe Grillo, Ciro, e tre suoi amici per la presunta violenza sessuale nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella villa di famiglia a Porto Cervo in Sardegna.

Attraverso il loro legale Giulia Bongiorno, i genitori della giovane donna che ha denunciato di essere stata abusata hanno alzato la voce dopo giorni e giorni di dibattito “scatenato” dal video pubblicato online dal comico genovese a difesa del figlio e dei suoi amici.

La coppia, come riporta AdnKronos, tramite il suo legale, ha affermato: “Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo. D'altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici".

Ma non è tutto. Perché ulteriori la vicenda si starebbe arricchendo di ulteriori capitoli che graviterebbero proprio attorno al tanto evocato “video” di quella serata di cui ha parlato, tra gli altri, lo stesso Grillo nella sua “arringa” sul web. I genitori della ragazza hanno denunciato: “Abbiamo appreso, inoltre, che frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave".

Per la mamma e per il papà della ragazza c’è grande fiducia nella magistratura. E una richiesta accorata: basta lanciare fango sulla ragazza, chi continuerà a offendere o ad agitare dubbi di sorta sull’onorabilità della giovane se la vedrà coi loro avvocati in un’aula di tribunale: “Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità.

In ogni caso, la fiducia nella giustizia e il rispetto per le istituzioni - che ci hanno guidato finora e che continueranno a guidarci in futuro - non significano che siamo spettatori passivi: abbiamo conferito mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano e parteciperanno a questo deplorevole tiro al bersaglio".

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