La bellezza suprema nascosta nei particolari (e nei concerti)

Il bello si nasconde negli angoli di casa o negli occhi di una donna

Quando vai nei Paesi dove c'è stato il cosiddetto socialismo reale capisci quanto sia devastante imporre una ideologia ugualitaria sulla vita reale. L'impressione che danno questi Paesi è di monotonia e di bruttezza. Anche ciò che hanno di monumentale e grandioso, poiché è ripetuto, si appiattisce.

Invece tutti i capolavori artistici europei, i palazzi, i castelli, le chiese, le ricche pinacoteche, i meravigliosi giardini sono tutti diversi perché ci sono stati lasciati dai re, dalle famiglie principesche, ciascuna delle quali voleva differenziarsi dalle altre e superarle.

La bellezza nasce dal desiderio dell'individuo di trascendere la condizione umana, di avvicinarsi al divino qualunque forma assuma. E questo vale anche nella nostra vita quotidiana. Noi siamo conquistati solo da un libro, da un film, da una musica, da uno spettacolo che ci scuote, che ci illumina, che ci porta fuori dal nostro mondo quotidiano, banale, ripetuto.

L'esempio più vistoso è il concerto rock con le sue smisurate scenografie, luci, colori, fumi, con i suoi eccessi. Ogni concerto simbolizza la dissoluzione e la ricostruzione della società umana e del cosmo. Del nostro piccolo mondo quotidiano, famigliare che viene sconsacrato e del vasto mondo economico industriale che viene bruciato per empietà. Ma poi, e contemporaneamente, segue la rigenerazione e la riconsacrazione, nel calore delle emozioni collettive, nell'affratellamento della collettività, nell'orgia sessuale, nelle grida di eccitamento, di gioia, di esultanza. Il vecchio mondo muore e un nuovo mondo viene annunciato. Il cantante, in queste cerimonie, è il mediatore fra l'individuo e il tutto, ciò che lo trascende.

C'e poi una bellezza intima personale privata, tutta tua, diversa da individuo a individuo: un angolo della tua casa, gli occhi della tua donna, il gioco del tuo bambino, un fiore, un tramonto.

Ed anche questa bellezza si presenta come illuminazione, un uscir fuori dal normale per vedere la sua natura divina, un andare al di là, e trovare riflesso nel nostro piccolo pezzo di mondo la stupefacente bellezza dell'intero cosmo e della vita.

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