Test sui migranti, due positivi: il virus fa tremare don Biancalani

Sono ore di forte preoccupazione al centro di accoglienza di don Massimo Biancalani. Dopo le numerose proteste dei cittadini, la Asl ha sottoposto a tampone tutti gli stranieri ospitati nella parrocchia: due si trovano già in isolamento, mentre un terzo è sospetto. Si attendono gli esiti dei test

Test sui migranti, due positivi: il virus fa tremare don Biancalani

Tensioni al centro di Vicofaro (Pistoia) di don Massimo Biancalani, dove in queste ultime ore si teme addirittura il rischio di contagi da Covid-19. Il malcontento crescente e le insistite richieste dei cittadini, appoggiati dai rappresentanti di Fratelli d'Italia e della Lega, hanno infine portato l'autorità sanitaria competente sul territorio a svolgere i test di screening sugli ospiti della parrocchia.

Che la situazione fosse ormai esplosiva lo si era già visto alcuni giorni fa, quando all'interno della struttura si era verificato un ferocissimo scontro fra gli stranieri accolti dal parroco, con tanto di ferimenti ed intervento dei soccorsi. In quell'occasione due nigeriani, armati anche di una spranga, si erano letteralmente pestati, e lo scontro, portato anche al di fuori dell'edificio, era proseguito sotto gli occhi di alcuni cittadini, aggrediti e minacciati dai furiosi extracomunitari. I carabinieri ed i sanitari della Misericordia avevano dovuto faticare non poco per riportare i facinorosi alla calma ed allontanarli dai residenti. In un video registrato da uno dei sanitari, si era distintamente udito un militare che affermava: “Qua non ce la facciamo più a contenere”.

I due stranieri feriti e sanguinanti erano stati successivamente calmati ed infine trasportati all'ospedale di Pistoia. Uno di loro aveva la febbre, con una temperatura corporea superiore a 37.5 gradi. Sottoposto immediatamente a tampone faringeo, era stato ricoverato in un reparto anti-Covid e messo in isolamento. “Ci mancherebbe anche questa, in caso di positività sarebbe un disastro”, aveva commentato don Biancalani.

A distanza di una settimana circa, l'incubo tanto temuto dal parroco di Vicofaro potrebbe materializzarsi. Tutti gli ospiti del centro sono stati sottoposti al test del tampone faringeo, ed ora si attendono i risultati, previsti per la fine di questa settimana. Ieri sera è stata finalmente presa la decisione di isolare la parrocchia: gli stranieri che vi si trovano all'interno non possono più uscire e devono rispettare la quarantena come tutti, quando fino a qualche giorno fa i cittadini li avevano visti aggirarsi tranquillamente intorno alla struttura senza neppure indossare una mascherina. Sono ore di preoccupante attesa. Al momento sarebbe accertato un caso sospetto, mentre altri due ospiti sono già stati separati dal resto del gruppo e messi in isolamento.

Per il centro di accoglienza pistoiese sono state intraprese azioni di prevenzione analoghe a quelle adottate nelle Rsa e nelle strutture socio sanitarie della Toscana, per proteggere gli ospiti dall'eventuale contagio e la comunità circostante”, ha dichiarato in una nota la Asl Toscana. “Oggi, 27 aprile, sono stati un centinaio gli ospiti ai quali, il dipartimento d'igiene pubblica e della nutrizione dell'area pistoiese, in collaborazione con due associazioni locali, ha effettuato i test sierologici previsti. Per la comunità di Vicofaro sono state messe in atto le stesse procedure di valutazione epidemiologica adottate già per altre comunità a tutela degli ospiti e del contesto sociale in cui sono inseriti”, conclude il comunicato.

È una questione di ordine pubblico ormai conclamata. È un problema di sistema di accoglienza che evidentemente ha fallito. Non sono solo io a dirlo, ma anche la stessa Curia che lo certifica”, ha commentato nei giorni scorsi il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi (FdI). Grande preoccupazione anche da parte del coordinatore regionale di Fratelli d' Italia Francesco Torselli, che sta seguendo la vicenda. “Esistono forti dubbi su come don Biancalani gestisca questo centro e su quali siano le condizioni in cui vengono tenuti gli ospiti all' interno. Poche ore prima del test i migranti erano tutti in strada a ballare e cantare Bella ciao in mezzo ad altri cittadini. Chi può garantirci che tra i novelli partigiani-ballerini non vi fossero anche quelli che sono stati riscontrati positivi?”, ha dichiara su “La Verità”.

Questa mattina, il rappresentante FdI si sfogato con un duro post sulla propria pagina Facebook: “Ve li ricordate gli ospiti del prete-superstar di Pistoia, don Biancalani, qualche giorno fa, tutti belli arzilli in strada a cantare e ballare Bella Ciao mentre il resto d’Italia era chiuso in casa a rispettare le regole imposte dal governo? Ieri abbiamo appreso che dopo molte proteste da parte dei cittadini, anche gli amici del prete che mette le bandiere rosse fuori dalla chiesa sono stati sottoposti al test per il Covid-19 e, al momento, ci sarebbero già due migranti in isolamento e un terzo caso sospetto in attesa dell’esito dei tamponi. Se l’esito dei test fosse confermato, chi può garantirci che gli eventuali positivi al virus non fossero tra i partigiani-ballerini del 25 aprile?".

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