Cronache

La bidella senza green pass: "Non esco da scuola". E arriva la polizia

Una bidella è entrata a scuola a Imperia sprovvista di green pass. Nonostante l'invito ad allontanarsi è rimasta nell'istituto e alla fine il personale è stato costretto a far intervenire la polizia e la dipendente è stata successivamente sanzionata

La bidella senza green pass: "Non esco da scuola". E arriva la polizia

"Dura lex, sed lex", recita la massima giuridica ovvero l'invito a rispettare la legge anche nei casi in cui è più rigorosa o difficile da digerire. Non sempre, però, le regole sono ben accette e a volte è impossibile transigere, anche se il cuore vorrebbe chiudere uno o entrambi gli occhi. Quello che si è verificato, stamattina, all'istituto tecnico Ruffini di Imperia è un caso del genere. Una bidella che sprovvista di green pass entra lo stesso a scuola, malgrado l'invito a restare fuori. Una volta dentro non vuole più uscire e alla fine il personale scolastico è costretto a chiamare la polizia, che interviene con una pattuglia.

"Ho timbrato, ma non ho il green pass - afferma la dipendente -. Non l'ho fatto perché è anticostituzionale e il costo lo deve rimborsare lo Stato. Chi viene a lavorare non può anticipare queste cifre, ogni due giorni, se pensa di non vaccinarsi". Il riferimento ovviamente è ai tamponi. Quelli rapidi costano 15 euro e devono essere ripetuti ogni quarantotto ore, senza contare che una volta ricevuto il referto negativo bisogna compilare e stampare la certificazione verde. Insomma, una noia oltre che una spesa.

"Una persona dev'essere libera di fare ciò che vuole - aggiunge - lo afferma la Costituzione. Io non me ne vado da qui, questo è il mio posto di lavoro e ne ho diritto come tutti i gli italiani. Ho una dignità e il diritto di lavorare, perché dovrei andare via? Altri la pensano come me, ma non hanno il coraggio di comportarsi allo stesso modo". Gli agenti sono riusciti a convincere la donna ad allontanarsi dalla scuola, anche se la stessa ha annunciato che domani si presenterà di nuovo in istituto, pronta a far valere i propri diritti.

Che si tratti di una vicenda difficile da gestire, soprattutto dal lato umano, lo fa presente anche il dirigente scolastico, Luca Ronco: "Purtroppo si tratta di un episodio spiacevole a livello umano. Ho perso più di un'ora a convincere la signora ad accettare un provvedimento che è dovuto dalla legge. Le ho anche detto che poteva presentare le proprie rimostranze davanti alla sedi opportune o al giudice del lavoro, ma evitiamo queste sceneggiate davanti ai ragazzi, che sono un cattivo esempio educativo".

la bidella è stata così sanzionata e se l'episodio dovesse ripetersi potrebbero scattare anche provvedimenti giudiziari.

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