Maxiblitz nell'ennese, dove i carabinieri del Ros hanno arrestato 21 persone, ritenute colpevoli di associazione di stampo mafioso, omicidio ed estorsione. Le indagini, che hanno interessato numerose città italiane, oltre a Enna, hanno permesso agli inquirenti di portare alla luce il legame tra la famiglia mafiosa di Pietraperzia, posta ai vertici di Cosa nostra ennese, e le cosche di altre citta, tra cui quella degli Ercolano-Santapaola di Catania.
Alcune intercettazioni e video hanno permesso di immortalare alcuni degli arrestati durante un summit in un casolare di campagna, segno della "dinamicità di questa articolazione strategica di Cosa nostra ennese". L'operazione "Kaulonia", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, ha permesso anche di fare luce su numerosi delitti, tra cui quello ai danni di Filippo Marchi, commerciante di auto usate, ucciso il 16 luglio del 2007 a Barrafranca, in provincia di Enna. La dinamica aveva fatto pensare a un'esecuzione mafiosa: i killer sarebbero entrati nella proprietà di campagna di Marchi, mentre l'uomo stava lavando la macchina con l'idropompa. Il rumore non gli avrebbe permesso di sentire i passi dei sicari che si avvicinavano e che, dopo averlo ucciso, gli avevano sparato in pieno volto.
I deu vicepremier hanno commentato la notizia dell'arresto: "Hanno fatto piazza pulita: grazie alle Forze dell'Ordine e agli inquirenti. Ogni giorno decine di criminali vengono sbattuti in galera: c'è chi combatte la malavita a parole e c'è chi fa i fatti", ha detto Matteo Salvini.
Luigi Di Maio, in un post su Twitter, scrive: "Oggi un altro duro
colpo alla mafia con 21 arresti in corso a Enna. Non smetteremo mai di combattere chi oltraggia lo Stato. Il mio ringraziamento ai Carabinieri del Ros e alla Dda di Caltanissetta per il lavoro che portano avanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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