Bologna, 23enne in coma etilico: migrante la violenta in ospedale

La violenza al pronto soccorso di Bologna. I due rimangono nella stessa stanza. Lei è in coma etilico e il pakistano la violenza

Bologna, 23enne in coma etilico: migrante la violenta in ospedale

Ha abusato di lei mentre era incosciente. Distesa sul lettino del pronto soccorso in coma etilico. Lei, una ragazza di 23 anni che l'altra sera ha alzato troppo il gomito, e un uomo, un pakistano senza fissa dimora, sono i due protagonisti di questa orrenda vicenda che si è svolta Bologna.

Siamo all'ospedale Sant'Orsola del capoluogo emiliano. Intorno alle 4 del mattino della notte tra venerdì e sabato un'ambulanza scarica una ragazza in coma etilico. Secondo quanto scrive il Resto del Carlino, "dopo l’accettazione, la ragazza, italiana, era stata sistemata su un lettino nella stanza dietro al triage, in attesa di essere presa in carico". Tutto sembra scorrere come in una normale serata al pronto soccorso.

Solo che nello stesso locale c'è anche un 50enne pakistano che poco prima, intorno alle 23, era stato accompagnato da una signora che l'aveva visto dormire in strada. I due pazienti sono separati solo da una tendina. Lei priva di coscienza, lui per una notte con un tetto sulla testa. Ad un certo punto il pakistano si alza dal lettino e si avvicina alla giovane ragazza. Poi, non vedendola reagire, decide di approfittarne e inizia a palpeggiarla sulle parti intime. Lei non può reagire, non capisce. È priva di sensi.

Per fortuna il locale del Sant'Orsola è controllato da un sistema di videosorveglianza. Non appena l'infermiere si accorge di quello che sta accadendo entra nella stanza e fa chiamare i le forze dell'ordine. Con l'arrivo della Volante, il pakistano viene portato in Questura e identificato.

Il pm di turno, Michele Martorelli, decide di denunciare il pakistano a piede libero per violenza sessuale.

Anche la ragazza, non appena si è ripreesa dalla sbornia del venerdì sera, ha deciso di denunciare l'immigrato. Ad avvertirla di quanto successa sono state le autorità. Lei non ricordava nulla.

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