Brindisi - «Avevo 400mila euro di buco per le truffe, c’è stata la condanna dei colpevoli, sì, ma non ho visto un soldo, e negli ultimi tre anni mi hanno tagliato pure i rifornimenti alle scuole di Brindisi, tra cui anche quella scuola lì. Insomma, ero esasperato e ho deciso di fare questo gesto, di mettere la bomba». Non è un movente con i fiocchi,quello sibilato tra i denti da Giovanni Vantaggiato ieri mattina, all’udienza di convalida del suo fermo per l’attentato alla Morvillo Falcone. Ma è un po’ meno generico di quella «rabbia col mondo» messa a verbale mercoledì notte, dopo essere crollato e aver confessato. In serata il gip del tribunale di Lecce Ines Casciaro ha emesso una ordinanza di custodia in carcere nei suoi confronti.Confermata l’ipotesi di reato di strage in concorso con finalità di terrorismo e la relativa competenza della Dda di Lecce.
Vantaggiato ha ucciso Melissa e ha ferito le sue compagne perché i suoi affari andavano male, perché riteneva che la giustizia non avesse fatto il suo dovere con chi l’aveva truffato,perché quella scuola era vicinaall’odiato tribunale e molto meno presidiata, ed era anche uno dei simboli della flessione del suo business. Poco importa che a decidere di non comprare più il gasolio non fosse stata certo Melissa né il preside della «Morvillo», ma l’amministrazione provinciale. Tormentato dai suoi pensieri persecutori e dalla voglia di vendicarsi dei torti reali (ha parlato anche di una visita dei ladri a casa e di un furto di automezzi con richiesta di riscatto, oltre alle truffe) e di quelli inesistenti, al 68enne di Copertino non è venuto in mente nient’alto che far saltare tutto per aria.
Non è stato il Guerriero della luce di Coelho a ispirarlo, probabilmente quel volume con l’invito ad «agire» non era nemmeno suo, anche perché Vantaggiato più che per i libri e per il rigore logico sembra avere un debole per gli esplosivi. Il giorno in cui ha confessato, e ieri, ha parlato degli ordigni che ha assemblato con un certo trasporto, raccontando persino con entusiasmo a gip e pm le tecniche di costruzione, il meccanismo dell’innesco, i test effettuati in campagna prima dell’attentato. Insomma, un bombarolo per passione arrabbiato a morte col sistema. E con chi l’aveva fregato,come l’imprenditore agricolo, Cosimo Parato, che dopo essere scampato a un attentato dinamitardo nel 2008, aveva indicato invano proprio Vantaggiato. Ma sul punto l’imprenditore di Copertino anche ieri ha negato di avere a che fare con quella bomba che quasi ammazzò il suo «nemico»: «No, non ne so niente, io non c’entro», ha ripetuto. Nel faccia a faccia in carcere con il gip nulla di nuovo è emerso sugli eventuali complici. «Ho fatto tutto io, tutto da solo», ha ribadito ancora Vantaggiato: «Non sapeva niente nessuno, nemmeno mia moglie lo sapeva». Anche ieri, però, ha spesso parlato al plurale, e gli inquirenti non escludono che qualcuno possa averlo aiutato, almeno nella fase di pianificazione e nella preparazione dell’ordigno. Mentre è ritenuto probabile che l’uomo abbia agito isolatamente. Ieri l’imprenditore ha smesso gli abiti da freddo killer, quando è tornato a riferire della mattina in cui ha premuto il telecomando e ha spento la vita di una ragazzina, spedendone altre sei in ospedale. «Si è disperato, ha chiesto perdono, ha pianto a lungo, sia pensando alle vittime del suo gesto che a sua moglie e alle figlie», spiega il suo legale, Franco Orlando. Un pentimento tardivo - si parla anche di una lettera che vorrebbe spedire alla famiglia di Melissa - o forse solo la sopraggiunta consapevolezza delle conseguenze del suo gesto insensato. Sa quanta emotività e quanta rabbia ha scatenato il suo gesto, ha visto anche lui in tv la folla aggredire i testimoni che uscivano dalla questura. E adesso, solo adesso, ha paura:«Ho messo in pericolo i miei cari,loro non c’entrano».
Ma non solo, pare che Vantaggiato, nei giorni immediatamente successivi alla strage, si sia disinteressato alla notizia, occupandosi della sua barca, e che si sia spaventato per le immagini in tv, ma subito consolato per la scarsa qualità del video.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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