Coronavirus

A scuola col braccialetto "Vibrerà se i bambini si avvicinano troppo..."

L'idea di una scuola per riaprire a settembre evitando i contatti tra i più piccoli. "Non mette a rischio la privacy, è a circuito chiuso e memorizza i contatti"

A scuola col braccialetto "Vibrerà se i bambini si avvicinano troppo..."

Un braccialetto contro il Covid-19. Nella lotta al coronavirus si devono cercare soluzioni che riescano a salvaguardare la salute e allo stesso tempo a non minare la privacy e la libertà delle persone. Anche, e soprattutto, se i soggetti in questione sono bambini. Sappiamo tutti che non è sempre semplice rapportarsi con i più piccoli e si deve cercare di farlo nel modo migliore possibile, per non creare loro problemi psicologici.

La scuola materna paritaria Eugenio Cantoni di Castellanza, comune in provincia di Varese, sta mettendo a punto un’idea che potrebbe, ora della riapertura della struttura scolastica, dimostrarsi efficiente. Per prima cosa abbiamo contattato direttamente la scuola. La coordinatrice Tiziana Rimoldi è stata gentilissima a fornirci alcune precisazioni in proposito. Prima di tutto ha sottolineato che in vista della futura riapertura è fondamentale ragionare già da adesso su come gestire la situazione. Non sarà infatti semplice per i bambini ritornare sui banchi di scuola dove, ovviamente, troveranno molti cambiamenti. Tanti i punti ancora da definire, a partire dalla segnaletica, dal numero di alunni che potranno frequentare la stessa classe e da come gestire i difficili incontri che avverranno tra i bimbi.

Un braccialetto avverte se si è troppo vicini

E qui nasce l’idea: ogni bambino avrà un braccialetto al polso che vibrerà e si illuminerà nel momento in cui verrà superata la distanza minima consentita di vicinanza fisica. A produrre gli oggetti in questione sarà un’azienda barese, la Metawellness, che ne sfornerà per l’occasione 200, dei quali 150 per gli alunni e i restanti per i dipendenti scolastici. Questi braccialetti, che non hanno nulla a che fare con le app dei cellulari, vengono già utilizzati in palestre, villaggi turistici e altre realtà per garantire il distanziamento. Antonello Barracane, amministratore unico dell’azienda, ci ha spiegato che vengono usati anche nelle piscine, durante le lezioni di acquagym, dove è fondamentale mantenere una certa distanza per non toccarsi violentemente durante gli esercizi. Solitamente i braccialetti hanno un costo di 25 euro cadauno. Ancora però non si sa come la spesa finale sarà suddivisa tra famiglie e scuola. Sicuramente, come confermato sia dalla scuola che dall’azienda produttrice, una percentuale andrà in beneficenza, ancora da decidere a quale associazione. Nei prossimi giorni i genitori verranno contattati direttamente dall’istituto per informarli sull’iniziativa. Intanto è stato sottolineato che il sistema non ha al suo interno alcuna app ed è a circuito chiuso.

"La privacy è tutelata"

Nessun problema di privacy quindi e nessun gps, in modo da non localizzare la posizione, ci garantiscono dall'azienda. Il dispositivo memorizza internamente ID, giorno, ora e tempo di contatto con gli altri dispositivi con cui entra in prossimità. Se chi lo indossa risulterà positivo al coronavirus, si potranno ricostruire i contatti avuti con altri utenti e quindi identificare e isolare potenziali focolai e fornire i dati su richiesta all’organo governativo. I dati sono immagazzinati direttamente sul bracciale e si possono scaricare solo con software dedicato. I dati non vengono mai scaricati sul server.

Il braccialetto può essere un modo divertente che aiuta i bambini a restare in totale sicurezza anche a scuola.

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