Cronache

Brescia, marocchino pestato a sangue dopo molestie a due ragazzine

Potrebbe aggravarsi la posizione del marocchino rinvenuto in una pozza di sangue sabato scorso. Stando alle dichiarazioni dei due aggressori, lo straniero aveva molestato e proposto sesso in cambio di denaro a due minorenni

Brescia, marocchino pestato a sangue dopo molestie a due ragazzine

Avrebbe molestato due ragazzine il marocchino di 43 anni che lo scorso fine settimana è stato rinvenuto da alcuni residenti completamente privo di sensi e ricoperto di sangue. I carabinieri di Desenzano (Brescia), sono ora impegnati nelle indagini per risalire alle esatte responsabilità di tutti i coinvolti nella vicenda.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, i fatti si sono verificati durante la serata dello scorso sabato 11 gennaio a Ponte San Marco di Calcinato (Brescia), nei pressi di una scuola elementare sita in viale Stazione. Qui alcuni passanti avevano segnalato la presenza di un uomo a terra gravemente ferito.

I primi ad intervenire erano stati gli agenti della polizia stradale di Desenzano, che dopo aver soccorso lo straniero avevano poi cominciato a raccogliere le prime informazioni. Dall'ipotesi di un incidente stradale, si era in breve passati alla certezza di trovarsi di fronte ad un episodio di brutale aggressione fisica.

Finito al pronto soccorso dell'ospedale di Desenzano del Garda il 43enne nordafricano, soggetto già noto alle forze dell'ordine, si trova tuttora ricoverato con una prognosi di 30 giorni. Interrogato dagli inquirenti, ha subito raccontato di essere stato aggredito.

La stessa versione è stata confermata da alcuni testimoni, che hanno dichiarato di aver visto due individui fuggire dal luogo dell'aggressione a bordo di una station wagon scura.

Gli agenti della stradale sono facilmente riusciti a risalire al numero di targa della vettura, arrivando così ai responsabili. Interrogati dai carabinieri, incaricati di condurre le indagini, i due albanesi identificati e raggiunti dagli inquirenti, hanno tuttavia riferito un'altra storia, in cui la vittima sarebbe stata in realtà il carnefice.

Stando al racconto dei due aggressori, a scatenare la loro violenta reazione sarebbe stata la richiesta d'aiuto di una loro conoscente. Quest'ultima aveva raccontato ad uno dei due albanesi che la sorella minore era stata avvicinata e molestata dal magrebino mentre si trovava in compagnia di un'amica. Le due ragazzine, entrambe minorenni, erano state palpeggiate dal 43enne, che con insistenza avrebbe addirittura chiesto loro un rapporto sessuale in cambio di denaro. Sconvolte, le giovani erano riuscite ad allontanarsi.

Venuti a conoscenza di questa vicenda, dunque, i due 30enni albanesi avrebbe deciso di agire, rintracciando il marocchino e pestandolo a sangue.

Sta adesso agli inquirenti verificare la veridicità di questa versione. Se le dichiarazioni dei responsabili dell'aggressione fossero confermate, oltre a loro anche il 43enne marocchino sarà incriminato.

Le accuse mosse contro di lui sono gravissime.

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