"Capienza bus al 50%" La foto diventa virale. Ma la verità è un'altra

Ecco la verità sulla foto diventata virale. L'immagine è stata pubblicata su Facebook da un utente della società di trasporti pugliese. I sedili disponibili non erano alternati

"Capienza bus al 50%" La foto diventa virale. Ma la verità è un'altra

Che l'ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, stia creando molta confusione tra gli italiani questo, ormai, è accertato. Tutti devono capire e ricordarsi cosa è consentito e cosa no in base al colore della regione in cui si vive. Per non parlare, poi, di quelli che per "comprovate ragioni di lavoro, studio e salute" dovranno, a partire da oggi, spostarsi da una regione ad un'altra che hanno colori diversi.

Tanti i post su Facebook, i tweet su Twitter e i messaggi che corrono veloci di gruppo in gruppo su Whatsapp che fanno dell'ironia, attraverso foto reali o meme, sulle nuove regole da rispettare ed il virus che ha cambiato in modo radicale la vita di chiunque.

Tra questi ha fatto il giro del web anche la foto di un utente della società di trasporto pubblico "Stp" di Brindisi. L'immagine, condivisa su Facebook anche dal giornale locale on line "L'Ora di Brindisi", che il giovane si è trovato davanti è chiara: sui primi ventiquattro posti dell'autobus non ci si poteva sedere, ma ci si poteva accomodare solo negli ultimi ventinove posti. In teoria, a bordo del bus, la capienza massima richiesta dall'ultimo dpcm sarebbe stata rispettata, ma il regolamento non era stato ben interpretato dalla società di trasporti.

Tutti gli autobus o vagoni della metro devono avere una capienza massima fino al 50 per cento e, cosa ancora più importante, i posti a sedere devono essere alternati. Insomma i passeggeri devono poter usufruire dei mezzi di trasporto, ma nel rispetto delle regole anticontagio da Covid-19. Pertanto tra tutti deve esserci una distanza di almeno un metro.

La cosa evidentemente non era chiara ad un collaboratore della Stp. A spiegarci meglio la vicenda è stato il direttore della Stp Brindisi, la società che da oltre quarant'anni si occupa del trasporto pubblico nella provincia brindisina. "La foto è stata scattata in una fase sperimentale, tant'è che è da oggi in vigore il decreto e noi ci siamo messi in regola" c'ha tenuto a specificare Maurizio Falcone.

La cosa che ha sorpreso anche in azienda è che il collaboratore che aveva sistemato le transenne a bordo del mezzo non aveva ben compreso in che modo dovessero essere suddivisi i posti a sedere, come confermato anche dallo stesso direttore.

"Da oggi sono presenti dei fogli adesivi sui sedili che bisogna lasciare liberi" ha raccontato a ilGiornale.

it Falcone ed i passeggeri potranno rimanere a distanza nei mezzi pubblici anche a Brindisi come nel resto d'Italia.

Era, infatti, davvero difficile poter pensare che in Puglia si potesse star seduti nei bus uno accanto all'altro per lasciar libero metà mezzo.

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