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Brindisi, picchiano e derubano un venditore di mascherine: arrestati

I militari hanno tratto in arresto due fratelli in provincia di Brindisi, i quali avevano prima ordinato 12 mila mascherine da un commerciante cinese, per poi minacciarlo e derubarlo

Brindisi, picchiano e derubano un venditore di mascherine: arrestati

Due fratelli residenti ad Erchie (Brindisi) avrebbero prima ordinato 12 mila mascherine da un commerciante cinese di Oria (Brindisi) per poi minacciarlo, picchiarlo e derubarlo. I carabinieri hanno arrestato i due giovani balordi, rispettivamente di 23 e 30 anni. Come si legge dall'agenzia Agi, i due sono accusati di rapina aggravata e lesioni nei confronti del venditore di origine orientale. I due fratelli, dopo aver contrattato l'ingente ordinazione, avrebbero firmato un assegno bancario di 8 mila euro, a fronte dei 12 mila pattuiti. Quando il materiale è arrivato, uno dei due fratelli si sarebbe presentato al negozio del commerciante, convincendolo a caricare le mascherine sulla sua vettura ed a seguirlo per incontrare un cliente al quale vendere parte di quanto ordinato, coprendo così il saldo rimanente pari a 4 mila euro. Il malfattore, tuttavia, ha accompagnato lo sventurato commerciante presso la zona industriale di Oria, dove ad attenderli c'era il fratello 23enne del primo con la sua autovettura.

I due fratelli avrebbero, quindi, minacciato il piccolo imprenditore con un coltello, picchiandolo continuamente, e senza pietà, con una raffica di pugni. Volevano convincere con la forza la vittima a restituire loro l'assegno, come poi il poveretto ha fatto per evitare ulteriori ripercussioni fisiche su di lui, nonché per denunciare quanto avvenuto alle forze dell'ordine. Il commerciante è stato quindi abbandonato nell'area industriale e, muovendosi a piedi, ha raggiunto la zona residenziale chiedendo aiuto. Le indagini immediate hanno avuto esito positivo: i due balordi sono stati identificati e arrestati, con tanto di recupero della quasi totalità della refurtiva da parte degli inquirenti. Recuperato anche l'assegno oggetto della rapina. Il tutto è stato restituito al legittimo proprietario.

Brindisi, picchiano e derubano un commerciante cinese: arrestati due fratelli

I due fratelli tratti in arresto avevano concordato la vendita di 12 mila mascherine anti coronavirus, concordando il prezzo ad un euro l'una. Nel momento in cui il venditore cinese a cui si erano rivolti ha annunciato loro l'arrivo dell'ordinazione, è stato minacciato, picchiato e derubato. Il tutto è accaduto nell'area industriale del comune brindisino di Oria. Secondo le prime ricostruzioni, i due malfattori si sarebbero accattivati la fiducia del cinese acquistando e pagando regolarmente, in un primo momento, più di 400 mascherine. A quel punto, i due uomini avrebbero cercato di contrattare con il commerciante un ordine più cospicuo pari a 12 mila euro. Quando il commerciante ha annunciato ai clienti l'arrivo dell'ordinazione, uno dei due fratelli di Erchie ha offerto al venditore un assegno di 8 mila euro convincendolo a venire con lui per vendere ad un altro cliente parte delle mascherine al fine di saldare il conto. Giunti nella zona industriale di Oria, ad attenderli c'era il fratello più giovane dell'uomo. I due si sarebbero accaniti sulla vittima con pugni e minacce per farsi restituire l'assegno.

Arresosi alle richieste dei due delinquenti, l'uomo di origine orientale ha chiesto aiuto alle forze dell'ordine.

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