Cronache

Brindisi, viaggiavano in una cella frigo: grave uno dei 3 clandestini

L'autista del tir, imbarcatosi nel porto di Igoumenitsa, è stato denunciato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gravi le condizioni di uno dei 3 extracomunitari, trovato in stato di incoscienza

Brindisi, viaggiavano in una cella frigo: grave uno dei 3 clandestini

Viaggiavano all'interno della cella frigorifera di un tir giunto nel porto di Brindisi durante la giornata di ieri i tre extracomunitari tratti in salvo dalle forze dell'ordine.

Nonostante il tempestivo intervento degli uomini dell'ufficio Dogane di Brindisi, coadiuvati nei controlli delle merci dalla capitaneria di porto e dalla guardia di finanza, uno degli stranieri si trova ora in gravi condizioni di salute.

Durante le operazioni di ispezione svolte a bordo della nave Florentia, proveniente dal porto epirota di Igoumenitsa, l'attenzione degli addetti alle verifiche è stata attirata da alcuni rumori sospetti provenienti da un tir.

Per forzare l'apertura del container da cui provenivano strani rantoli e lamenti sono stati convocati sul posto i vigili del fuoco di Brindisi. Grazie a questi ultimi è stato possibile accedere all'interno di una cella frigo, sul fondo della quale erano stipati i 3 stranieri, nascosti dietro alcune scatole di grandi dimensioni.

Due di essi, pur in sofferenza, sono stati trovati coscienti: per loro il trasporto in codice giallo all'ospedale Perrino. Per il terzo, rinvenuto privo di sensi, si è resa necessaria invece l'attivazione del codice rosso.

In seguito ai controlli effettuati, gli inquirenti hanno appurato la nazionalità afghana per due degli extracomunitari. Del terzo, sprovvisto di qualunque tipo di documento di identificazione, si ignora invece la provenienza.

Dopo l'assistenza portata agli stranieri, ha fatto seguito la denuncia per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, comminata al conducente del tir.

Le operazioni di recupero hanno paralizzato il traffico dell'area portuale, tornato regolare dopo lo smaltimento di alcuni carichi rimasti bloccati a causa della priorità acquisita dai soccorritori.

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