Bullismo allo Chateaubriand, nuove accuse all'ambasciata: "Sapeva e copriva le violenze"

La moglie dell'ex console: "Mi hanno suggerito loro di cambiare scuola a mio figlio"

Bullismo allo Chateaubriand, nuove accuse all'ambasciata: "Sapeva e copriva le violenze"

"L’ambasciata francese a Roma sapeva bene quello che succedeva allo Chateaubriand, i casi di bullismo, gli insulti razzisti sui ragazzi di colore, ma ha messo tutto a tacere assieme ai vertici dell’istruzione a Parigi". Lo rivela oggi la moglie dell'ex console di Francia a Roma, dopo aver denunciato quello che accadeva nella prestigiosa scuola francese della Capitale.

Ieri la donna aveva infatti detto che il figlio di 12 anni che fino all'anno scorso frequentava l'istituto è stato vittima di atti di bullismo ripetuti e che la scuola non ha mai fatto abbastanza per punire i responsabili. Si teme che i casi simili possano essere numerosi.

La sede diplomatica non commenta "il caso specifico", ma si difende sostendendo che lo Chateaubriand ha sicuramente preso "misure adeguate". "È falso, il liceo non ha mai realizzato una campagna di prevenzione del bullismo e non ha applicato le istruzioni del ministero dell’Educazione francese", dice la moglie dell’ex console, "Ogni volta che un caso di violenza, razzismo, bullismo o droga si presenta e può danneggiare l’immagine dello Chateaubriand, la direzione lo soffoca, con la complicità dell’ambasciata e dell’Agenzia per l’insegnamento francese all’estero. Questo è il contrario di prendere misure adeguate".

Anzi, secondo la donna, anche lei ex dipendente del consolato francese a Roma, un collaboratore dell’ambasciatore le avrebbe suggerito di cambiare scuola al figlio vessato dai bulli.

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