Il buon esempio di Norcia: case a norma, zero vittime

Il Comune di Norcia, in Umbria, ha fatto registrare zero feriti e zero vittime dopo una ricostruzione attenta e rispettosa delle norme antisismiche

Il buon esempio di Norcia: case a norma, zero vittime

In mezzo alle macerie, Norcia ha resistito. E c'è da giurare che diventerà un caso di studio, quello della città umbra a pochi chilometri dall'epicentro del terremoto che ha devastato Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto ma sopravvissuta quasi integra al sisma.

Come rivendicano con orgoglio Regione e Comune, "la messa in sicurezza del territorio ha pagato". Perché da queste parti i terremoti li conoscono bene. 1979, 1997, 2009. Date che restano impresse nella memoria, con il loro tributo atroce di vite umane e di danni materiali.

Episodi che però - e l'auspicio è che accada più spesso - hanno lasciato una lezione profonda: gli edifici vanno costruiti e ristrutturati secondo le norme antisismiche. Senza perdere tempo.

"La ricostruzione degli ultimi decenni ha salvato molte vite", conferma il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. "La forte scossa che ha colpito anche l'Umbria, superiore a quella del 1997, ha causato danni contenuti", gli fa eco la presidente della Regione, Catiuscia Marini, parlando a TgCom24.

"Ci ponemmo subito l'obiettivo di non limitarci alla semplice riparazione del danno - prosegue la Marini - ma di metter in sicurezza l'intero territorio. Abbiamo scelto di ricostruire negli stessi luoghi nel rispetto della normativa".

Così, continua, "quella buona ricostruzione ora ha saputo garantire sicurezza alla popolazione e qualità e velocità degli interventi".

Qualche danno, intendiamoci, c'è stato anche nel norcino. Ma il conto delle vittime fa sorridere: zero morti, zero feriti. Almeno qui.

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