Cronache

La burocrazia da impazzire: 3 enti e 5 atti per un mazzo di fiori (da 25 euro)

Per comprare un mazzo di fiori da 25 euro il Comune di Pesaro deve chiedere ad Anac, Inps, Inail e sentire il parere della Consip

La burocrazia da impazzire: 3 enti e 5 atti per un mazzo di fiori (da 25 euro)

Una giovane campionessa di atletica vince una gara e il sindaco della sua città, Pesaro, decide di regalarle un mazzo di fiori a nome del Comune e di tutta la cittadinanza. Un mazzo di medie dimensioni, né troppo grande, né troppo piccolo: gerbere gialle, qualche foglia di felce e alcuni fiori multicolori. Anche il prezzo è tutto sommato contenuto: 22 euro più Iva.

Eppure per potere acquistare quell'omaggio floreale e farlo rendicontare all'economato del Comune il primo cittadino Matteo Ricci è dovuto passare da una vera e propria selva di carte bollate, permessi, delibere e autorizzazioni. Potrebbe sembrare una storia di malaburocrazia ma si tratta più che altro di una vicenda dai contorni comici.

Come racconta il Resto del Carlino, l'iter burocratico per poter comprare un mazzo di fiori alla diatleta pesarese Elisabetta Vandi ha dell'incredibile. L'ufficio economato del Comune ha dovuto chiedere per iscritto un preventivo al fioraio Masini e valutarne la congruità. Quindi la valutazione è stata sottoposta all'Anticorruzione, per verificare se si trattava di un acquisto corretto a norma di legge. Non solo: per stabilire se il fioraio era il migliore sul mercato sono intervenuti anche Inps e Inail, allo scopo di verificare se la posizione del commerciante fosse inappuntabile dal punto di vista dei contributi pagati ai dipendenti e degli eventuali debiti col fisco.

Esclusa la necessità di fare un bando di gara europeo alla luce della modestia della spesa, si è potuto procedere all'acquisto. Il via libera sarebbe stato reso possibile solo grazie al fatto che Consip - la centrale acquisti della Pubblica amministrazione, ndr - non aveva già indicato un fioraio "ufficiale" a cui rivolgersi e alla luce della circostanza che nel bilancio del Comune di Pesaro erano disponibili i circa 25 euro necessari a comprare il mazzo, previa autorizzazione dell'Anac.

Certo se per caso Consip dovesse trovare un mazzo di fiori più a buon mercato il contratto verrebbe stracciato. E inoltre è sempre possibile che qualcuno voglia impugnare la delibera..

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