Coronavirus

Green pass su autobus e treni: cosa cambia

Dal primo aprile diremo addio al super green pass per salire sui mezzi di trasporto nazionali e sugli aerei: basterà un semplice tampone negativo. Novità anche per bar e ristoranti all'aperto e sui clienti degli alberghi

Bus e treni dicono addio al super green pass

Ancora 21 giorni di pazienza e, fra tre venerdì a partire da oggi (1° aprile) sarà possibile salire sui mezzi di trasporto senza la necessità del super green pass, ossia senza essere per forza vaccinati o guariti dal Covid entro sei mesi. Per spostarsi con bus, treni, pullman ma anche gli aerei basterà mostrare il certificato verde base che si può ottenere anche con un tampone antigenico o molecolare negativo.

Cosa cambia sui trasporti

La conclusione dello stato d'emergenza dopo due anni consecutivi il prossimo 31 marzo, riporterà gradualmente la vita quotidiana all'epoca pre-Covid pur con tutta la circolazione della variante Omicron che rimane ancora sostenuta (ma non fa più paura). Di fatto, quindi, anche chi non avrà concluso il ciclo vaccinale, dal primo giorno di aprile potrà salire sui mezzi di trasporto pubblico. "Risolviamo una contraddizione", ha affermato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Adesso che si va incontro alla bella stagione, in questo modo si risolve uno dei tanti problemi legati al turismo. "Oggi ci sono turisti stranieri che arrivano in Italia grazie al test ma poi non si possono spostare nel nostro Paese con i mezzi pubblici, l’unica cosa che possono fare è noleggiare un’auto o prendere il taxi".

Le regole attuali che si possono legge sulle Faq del governo, invece, prevedono che il green pass rafforzato sia obbligatorio per salire su "aerei, treni, navi e traghetti, autobus e pullman di linea che collegano più di due regioni, autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente, mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale, con l’eccezione degli spostamenti da e verso le isole".

Cosa cambia sui ristoranti

Come abbiamo visto sul Giornale.it, poi, la settimana prossima dovrebbe essere approvato un decreto che anticiperà la fine dello stato d'emergenza per potersi sedere all'aperto in bar e ristoranti dove non servirà nemmeno il green pass di base. "Nei prossimi giorni il governo emanerà un decreto dove verrà stabilito un vero e proprio crono programma", ha annunciato Costa intervistato da "Radio Anch'io" su Radio Uno. Attenzione, però: l'Italia vive una fase particolare con un'inversione di tendenza sui contagi che tornano a salire anche se la situazione negli ospedali continua a migliorare con i ricoveri che continuano a scendere. "Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l'inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta semplicemente un semplice rimbalzo", ha affermato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Lancia l'allarme anche il consulente di Speranza, Walter Ricciardi, il quale predica prudenza nell'allentare le misure per non rovinarci l'estate.

"Green pass scomparirà"

Con ottimismo e propositivà, l’Italia va avanti con le riaperture: dopo i trasporti, il governo lavora per eliminare l'obbligo di green pass anche per gli alberghi, limitandosi ad un tampone negativo dei clienti per dare una mano al settore turistico ancora duramente provato da due anni di pandemia. "Nelle sue varie forme è stato di ausilio per contrastare le fasi della pandemia e le diverse varianti che abbiamo fronteggiato. Quando l'emergenza verrà meno, il green pass sarà rimodulato fino a scomparire", ha affermato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano" dell'agenzia Italpress. I vaccini e l'ampia copertura che ha raggiunto l'Italia (quasi il 90%), "ha rappresentato il momento di svolta per uscire dalla fase più acuta della pandemia.

Quella di adesso è una fase di transizione", conclude.

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