Coronavirus

Green pass, è ufficiale: cosa cambia dal primo aprile

Intervenendo alla trasmissione “Radio Anch'io” Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha garantito che da aprile si avvierà una fase nuova

Green pass, è ufficiale: cosa cambia dal primo aprile

L’incubo Covid-19 non è ancora in modo definitivo alle nostre spalle ma passo dopo passo anche in Italia si sta tornando, seppur lentamente, alla normalità pre-pandemia. Certo, ancora oggi nel nostro Paese esistono forti limitazioni ed obblighi, tra cui la vaccinazione per gli over 50 e il possesso del Green pass, il tanto discusso certificato necessario per poter compiere determinate attività e frequentare locali. Ma nell’immediato futuro sono in vista delle importanti novità.

"Nei prossimi giorni il governo emanerà un decreto dove verrà stabilito un vero e proprio crono programma", ha annunciato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, nel corso della trasmissione "Radio Anch'io" su Rai Radio 1. Quest’ultimo ha garantito che "certamente dal 1 aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive". Lo stesso Costa ha spiegato che fin da subito ci saranno delle situazione dove il Green pass "non sarà necessario". In quali occasioni è lo stesso sottosegretario ad elencarle: "Negli spazi all'aperto, nei bar e nei ristoranti, da aprile non sarà più necessario richiedere il Green pass".

Se non ci saranno imprevisti, quindi, molti degli obblighi cadranno tra poche settimane. Un passo necessario che farà da "antipasto" a quanto accadrà in estate. Per Costa, infatti, l’arrivo della bella stagione segnerà una svolta nella lotta al nemico invisibile perché non ci saranno più restrizioni.

Lo stesso sottosegretario ha, però, ribadito che l'obbligo del Green pass per gli over 50 rimane fino al 15 giugno. Ma ulteriori novità sono previste anche per queste persone. Costa ha ammesso che attualmente si sta ragionando su una valutazione riguardo la trasformazione "prima del 15 giugno" del Green pass rafforzato in certificato verde base. Per il sottosegretario questo "consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone".

L’incubo Covid non è finito ma bisogna guardare con ottimismo al futuro. Anche in merito all’aumento di contagi non c’è un particolare allarme. Costa ha spiegato che in Italia "come in altri Paesi europei, Gran Bretagna, Germania e Spagna, c'è incremento dei contagi". Per il sottosegretario è necessario monitorare il quadro ma "sono situazioni gestibili e la pressione su ospedali sotto controllo".

Ora, però, l’obiettivo importante secondo Costa è completare la terza dose in quanto ci sono "ancora 7 milioni di italiani" che non hanno ricevuto il cosiddetto booster.

Infine sull'effetto dell'arrivo di nuove varianti il sottosegretario ha precisato che queste "avranno un impatto minore" perché oggi è alta la percentuale di persone vaccinate.

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