Cultura e Spettacoli

"Il cacciatore di Caino". Il nuovo noir di Carcano

Un nuovo noir metropolitano dalla penna del 46enne giallista milanese. Tutto inizia con il delitto di un sacerdote esperto in esorcismi

"Il cacciatore di Caino". Il nuovo noir di Carcano

Fabrizio Carcano, giornalista e giallista milanese 46enne, torna in libreria con “Il cacciatore di Caino”. Si tratta di un thriller ambientato a Milano, nel gennaio 2020, principalmente nei quartieri nei pressi della Stazione Centrale, tra il No.Lo., Porta Venezia e Greco. Un giallo a carattere religioso che ha inizio con il delitto di un sacerdote esperto in esorcismi.

La trama

Nella Chiesa dei Martiri Oscuri, poco lontana da piazzale Loreto, qualcuno abbandona in una nicchia dedicata al martirio di Santa Orsola, un cellulare con il video di un inquietante duplice omicidio. Il luogo del ritrovamento del telefono è già di per sé inquietante. Si tratta infatti di una chiesa che sorge su un cimitero di appestati, caratterizzata da una facciata di pietre nere. La prima vittima è appunto un sacerdote esperto in esorcismi, con una croce rovesciata incisa sulla schiena. L’assassino si presenta come Caino e annuncia nuovi delitti sanguinari. Una donna danese viene uccisa a forbiciate, i capelli tagliati corti dal suo assassino. Questa è la firma del Viaggiatore, un serial killer che da anni sta terrorizzando il Nord Europa e si è forse trasferito a Milano.

La domanda è se vi sia o meno un legame tra il Viaggiatore e Caino. Due assassini diversi ma che sembrano accomunati dal loro passato. Ancora una volta sarà compito del vicequestore Bruno Ardigò, il Cacciatore di Assassini, braccare questi mostri, scavando in un passato torbido. Un'indagine a sfondo religioso che si snoda in una Milano cupa, tra il cimitero di Chiaravalle, nel quale ignoti hanno profanato il sepolcro dell’eretica Guglielmina la Boema, e i quartieri intorno alla Stazione Centrale, dove i murales dei sottopassi ferroviari raccontano gli intrecci e i misteri che legano i delitti.

Il Dan Brown milanese

Carcano è stato ribattezzato il Dan Brown milanese grazie al successo del suo romanzo d’esordio “Gli Angeli di Lucifero”, il più scaricato nel 2017 dai lettori milanesi nelle metropolitane nell’ambito dell’iniziativa “Milano da leggere”, con 17mila download in 80 giorni. “Anche nel Cacciatore di Caino racconto Milano, i suoi quartieri forse meno conosciuti, con le loro peculiarità e i loro misteri, accompagnando i lettori alla scoperta dei murales delle zone est della città, ma anche dei segreti nascosti nel cimitero sconsacrato dell’abbazia di Chiaravalle dove riposavano le ossa dell’eretica trecentesca Guglielmina la Boema, in un noir milanocentrico dove cronaca e religione si fondono e si confondono” ha spiegato l’autore, nato a Milano ma residente dal 2015 a Bergamo.

Il libro è stato infatti dedicato a tutte le vittime del coronavirus e al suocero Ferdinando, ucciso a marzo dal Covid. Carcano ha sottolineato che “il romanzo è stato scritto in gran parte durante il lockdown. Nel libro, volutamente ambientato nel gennaio 2020, non si parla del virus, ma inevitabilmente ogni mia pagina ha risentito di quanto accadeva intorno a ognuno di noi in quelle drammatiche settimane di marzo”. Un libro avvincente che merita di essere letto tutto d’un fiato.

L'autore

Classe ’73, Fabrizio Carcano è un giornalista professionista che scrive per “Il Giorno”, “Superbasket” e “Bergamo&Sport”.

Il Cacciatore di Caino è il suo dodicesimo romanzo noir dedicato ai misteri e al fascino di Milano dopo Gli angeli di Lucifero (2011), La tela dell’eretico (2012), Mala Tempora (2014), L’ultimo grado (2014), L’erba cattiva (2015), Una brutta storia (2016), Il Mostro di Milano (2017), In nome del Male (2018), Il codice di Giuda (2018), Milano Assassina (2019) e Nemesi Nera (2019).

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