Dopo qualche giorno di tregua, l'anticiclone africano è pronto a tornare alla ribalta: da oggi e per il fine settimana la terza ondata di caldo della stagione invaderà l'Italia con punte fino a 43°C e senzazioni afose a causa dell'alto tasso di umidità.
Cosa ci aspetta
Come dicono gli esperti, le temperature si porteranno ben oltre i 40 gradi infatti fino a toccare picchi oltre i 42/43°C su alcune zone, in particolare sulla Sardegna. Tanto caldo ma con valori un po' più contenuti anche sul resto del Centro-Sud: in Puglia troveremo Bari con 36°C, come pure nel Lazio, compresa Roma e ancora 35°C a Firenze e almeno 32/33°C ad Ancona. Discorso leggermente diverso, invece, per il Nord dove la giornata più calda sarà quella di sabato con i termometri che toccheranno punte fino a 35/36°C nella aree più interne dell'Emilia e a Bolzano, fermandosi invece ai 32/33°C sul resto del Nord, dove però sarà l'afa ad aggravare (e non poco) la percezione del caldo mantenendo molto elevate le temperature notturne.
Caldo africano (afoso)
Tutte le volte che c'è la presenza di un anticiclone africano, purtroppo, non è possibile che si tratti di caldo secco, quindi più sopportabile: questo tipo di alta pressione ospita al suo interno masse d'aria bollenti in arrivo direttamente dai comparti sahariani che, percorrendo un lungo viaggio verso il nostro Paese in cui sorvolano per molte centinaia di chilometri i nostri mari, prelevano ed accumulano inevitabilmente enormi quantitativi di vapore acqueo rendendo così l'aria ricca di umidità. Ecco spiegato perché il calore, spesso pesante ed asfissiante, avvolge molte zone del nostro Paese.
Rischio fenomeni violenti al Nord
Ma l'anticiclone africano, di conseguenza, al primo sbuffo d'aria fresca può innescare fenomeni violenti come già accaduto nel recente passato: le regioni settentrionali rischiano temporali intensi a partire dal pomeriggio di domenica soprattutto sul comparto nord-occidentale, l'alto Veneto e ed il Trentino Alto Adige. Vista la tanta energia potenziale in gioco (alti tassi di umidità nei bassi strati dell'atmosfera) si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare forti raffiche di vento e grandinate: oltre alle zone collinari e montuose, saranno a rischio anche città come Torino, Milano e Bergamo.
Un'Italia spaccata in due
I primi giorni della prossima settimana vedranno un'Italia letteralmente spaccata in due dal punto di vista meteorologico: al Nord forti temporali, al Centro-Sud caldo africano a oltranza. Tra lunedì 26 e mercoledì 28, infatti, potrebbe profilarsi una fase decisamente instabile al Nord con forti temporali sull'arco alpino, le pianure di Piemonte, Lombardia e Veneto dove non sono esclusi evento meteo estremi come nubifragi, grandinate e forti raffiche di vento.
Discorso completamente diverso, infatti, per il resto del Paese, che potrà ancora godere della protezione dell'anticiclone africano: sul resto del Centro e al Sud avremo una maggiore stabilità atmosferica e ancora tanto caldo con temperature diffusamente oltre i 36°C.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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