Quindi, oggi...

Cambia sesso per avere la pensione, "sono un dittatore" e Di Maio: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la lite Di Maio-Conte, la sanzione per una bestemmia e Salvini

Cambia sesso per avere la pensione, "sono un dittatore" e Di Maio: quindi, oggi...

- Di Maio e Conte arrivano quasi a lanciarsi i piatti. Luigino ieri ha rotto il giochino che Giuseppi si era costruito per il Quirinale: un accordo con la Lega e il Pd su Elisabetta Belloni al Colle. Poi ha brindato con i "suoi" parlamentari il Mattarella Bis. E infine ha chiesto pure un "chiarimento" interno. È evidente che i due non si amano. Forse neppure si stimano. Di certo la lite andrà per le lunghe: preparate i popcorn

- roba senza senso. Una giornalista neozelandese, incinta, per colpa delle norme anti-Covid non è stata autorizzata a rientrare dal Qatar nel suo Paese. E così, disperata, s'è dovuta arrangiare. Sapete dove ha trovato accoglienza? Dove non le hanno fatto problemi per le norme Covid? In Aghanistan. L'hanno accolta i Talebani. Vi pare normale?

- un 23enne è stato sanzionato per il reato più vecchio del mondo: ha bestemmiato senza sosta per diverso tempo prendendo a calci e pugni una porta. La cosa straordinaria è che la porta in questione, a Perugia, era quella del suo appartamento. Aveva perso le chiavi? Voleva sfondarla? Mistero: il tizio era un tantino sbronzo. Il punto è che non si può bestemmiare impunemente in mezzo alla strada quindi per questo, e per altri motivi, è stato multato. La cronaca è un mondo meraviglioso

- vi racconto una cosa che è successa ieri. Come forse saprete i partiti politici hanno delle chat controllate dai responsabili della comunicazione dei movimenti in cui vengono inviate tutte le informazioni. Non solo dichiarazioni, ma anche notizie fatte trapelare come “fonti”. La cosa simpatica è che ieri un’agenzia di stampa ha rilanciato il “ragionamento” che “alcuni dirigenti della Lega” avrebbero “esplicitato durante un’assemblea”. Roba segretissima, da citare come "fonti del Carroccio”. Unico problema: nel copia e incolla l’agenzia s’è scordata di togliere il nome dell’autore dell’sms. Beccato

- bisogna dare atto a Lukashenko che è un uomo realista. Quando una giornalista gli ha chiesto “lei come intende la democrazia alla bielorussa”, lui s’è alzato e ha detto senza giri di parole: “Io sono un dittatore, per me è difficile capire la democrazia”. Più chiaro di così, si muore

- piccolo appunto sulle elezioni presidenziali. Salvini avrà anche cambiato 18 cavalli di battaglia per il Quirinale. Però il centrosinistra, nell’ordine ha votato: bianca, bianca, bianca, bianca, astensione, bianca, MattarellaBis. Bella figura

- cortocircuito del politicamente corretto. In Svizzera per ricevere la pensione Avs (assicurazione, vecchiaia, sopravvissuti) occorre avere 65 anni se uomini, 64 se donne. Cosa ha ben pensato di fare un signore di Lucerna? Si è presentato all’ufficio anagrafe e ha cambiato sesso per andare in pensione prima. Direte: embè? Di questi tempi, tutto normale. Vero. Però il signore in questione non si sente donna, non s’è fatto crescere le tette né s’è tagliato alcunché. Si è presentato in ufficio, ha fatto un colloquio di 10 minuti per accertare la capacità di discernimento e ha pagato una tassa di 72 euro. Ora è donna. Si tratta di una procedura che il parlamento svizzero ha semplificato al massimo per favorire i cambi di sesso, dove non va presentata né certificazione medica né bisogna dimostrare di aver cambiato tecnicamente attributi. Perché? Semplice: l’amministrazione, considerando “poco probabili” casi come questi, ha chiesto ai dipendenti di “non ricercare attivamente gli abusi”, e dunque di non chiedere certificazione medica, per evitare così di essere accusati di transfobia. Chiaro? Per evitare accuse idiote figlie del perbenismo, accettano richieste di cambio di sesso praticamente in automatico. Meritiamo l’estinzione

- nota positiva della rielezione di Mattarella: con lui abbiamo vinto gli Europei di calcio e una decina di medaglie olimpiche impossibili. Porta bene. In pratica - senza offesa - Sergio è tipo un amuleto anti-sfiga: per lo sport e per i partiti

- il parlamento più frammentato del mondo è stato incapace di trovare un accordo su un ruolo tutto sommato “marginale”, dal punto di vista governativo, come quello del capo dello Stato. E ora cosa vorrebbero fare i partiti? Una legge proporzionale. Così addio governi stabili per i prossimi 10 anni. Viene voglia di espatriare

- il mondo va alla rovescia, ormai è chiaro: i Papi si dimettono e i presidenti della Repubblica vengono rieletti. Costituzionalisti e vaticanisti nel caos

- Salvini nel 2015 scrisse in un tweet: “Mattarella non è il mio presidente”. Il M5S tre anni fa ne chiedeva l’impeachment, adesso i grillini esultano per la sua ri-elezione. Direbbe Timon: “Mi sta sfuggendo qualcosa?”

- orribile immagine di un giornalismo italiano che celebra il Mattarella Bis senza indignarsi per una presidenza che durerà più di un papato. Slurp

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