Il giorno della grande festa della nazione diventa un altro, l'ennesimo, giorno di sangue e di terrore per la Francia che celebra la Presa della Bastiglia. Un camion travolge decine di persone, lanciato a tutta velocità per oltre trecento metri, sul marciapiede del lungomare di Nizza. E il copione sembra proprio quello scritto nel manuale delle istruzioni dello Stato islamico destinato ai lupi solitari pronti alla jihad. Le vittime - secondo fonti della polizia, alla una di notte - sono oltre 70, ma il numero è provvisorio: i feriti sono un centinaio. I corpi delle vittime sono ancora stesi per terra, coperti da un telo blu, dopo essere stati trascinati per decine di metri lungo la Promenade des Anglais, sul lungomare della città nel sud della Francia, al termine dei fuochi d'artificio. E poi gli spari di mitra, anche quelli provenienti dal camion della strage. «Tanti colpi, che arrivavano dall'interno del tir, all'impazzata» raccontano i testimoni. Nel tentativo di salvare qualche vita anche i tassisti della città hanno caricato i feriti sulle loro auto. Il conducente del camion - sul quale sarebbero state trovate armi e granate - è stato ucciso, pare dopo che la polizia ha risposto al fuoco, mentre un secondo attentatore è fuggito. Sul posto sono intervenute anche le forze speciali.
Erano le 22.30 quando si è consumato l'attacco, i cui contorni sono quelli di un evidente attentato terroristico, anche se ancora nessuna autorità, mentre l'emergenza è in pieno corso, osa pronunciare la parola.
Un 14 luglio di sangue in Francia, proprio nel giorno dei grandi festeggiamenti, quelli per la ricorrenza storica nell'anniversario della presa della Bastiglia. L'incubo del terrorismo islamista ripiomba nel Paese già duramente colpito non solo dalle stragi - quella di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015 e quella persino più tragica del 13 novembre a Parigi - ma anche da altri solitari episodi di terrorismo. Non a caso la Prefettura ha subito chiesto agli abitanti di rimanere barricati in casa, invitandoli a non uscire dalle proprie abitazioni. Sul posto scene di panico. Molte le persone in fuga. «È un attentato, è la mia netta impressione, mi sembra di aver assistito a un film già visto», insiste una testimone.
«Era una festa popolare, nazionale, con tantissima gente, tra cui bambini, per le strade», spiega un donna. «C'è il panico, lo percepisco anche dalla mia abitazione, qui in casa, dove sono barricata a porte chiuse».
Immediato il rafforzamento dei controlli alla frontiera con l'Italia.
Proprio ieri anche il ministro degli Interni Angelino Alfano ha alzato il livello di sicurezza chiedendo maggiore sorveglianza sugli obiettivi sensibili. Nella notte, dopo l'attentato francese, il Viminale ha convocato per questa mattina il Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo.La Francia ripiomba nel caos in una data cruciale per tutta l'Europa.
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