Cronache

Camusso si schiera con l'avvocato di Stato anti Renzi

Camusso si schiera con l'avvocato di Stato anti Renzi

Roma La sinistra civatiancigiellina ha una nuova eroina: l'avvocato Giustina Noviello, ovvero la rappresentante dell'Avvocatura dello Stato che ha difeso, perdendo, la posizione di Palazzo Chigi nel giudizio davanti alla Corte costituzionale sul blocco della rivalutazione delle pensioni. E, soprattutto, difendeva la tesi del governo ma tifava contro Renzi con messaggi su Twitter che lasciano poco spazio a dubbi: «Questa non è una sinistra, è un centrifugato di demagogia e arroganza». Ieri dopo che Riccardo Puglisi, economista e attivista di Italia Unica, ha accusato Giustina Noviello per i suoi tweet il caso è diventato pubblico ed è arrivato un imprimatur d'eccezione, quello di Susanna Camusso, che sul web si è schierata: «Un moto di forte solidarietà e simpatia per Giustina Noviello criticata perché lavora lealmente pur avendo pensiero critico».

Chissà se un abbraccio così ingombrante, in questa fase, le farà piacere. La segretaria della Cgil è evidentemente tra coloro che tifano contro il taglio delle pensioni, e nell'Avvocatura dello Stato già ieri circolava sconcerto per le dichiarazioni pubbliche della propria rappresentante. Che oltretutto non si era trattenuta dall'intervenire anche contro chi criticava l'Avvocatura: «Io - racconta Puglisi - mi sono espresso su Twitter duramente contro la sentenza della Consulta e chiedevo perché l'Avvocatura dello Stato non smentiva la notizia di stampa secondo cui nella relazione difensiva era stato prospettato un impatto sui conti pubblici di 5 miliardi, quando invece il buco alla fine rischia di essere di 40 miliardi in dieci anni. Sui miei commenti è intervenuta questa Noviello e poi ho scoperto che era proprio l'avvocato che ha trattato la causa». In realtà non c'è alcuna prova del fatto che l'Avvocatura dello Stato possa non aver difeso al meglio le tesi del governo. Ma la riservatezza che circonda l'intera questione impedisce di fare chiarezza. «Mi piacerebbe leggere la relazione della Noviello - incalza Puglisi - ma mi dicono che il procedimento davanti alla Consulta è riservato, così come non è possibile rendere pubbliche eventuali « dissenting opinion » dei giudici. Cosa che da liberale mi sento di condannare». L'avvocato Noviello, «Justine» sui social network, se l'è presa a male per le critiche replicando a brutto muso a Puglisi «Ma lei quale sentenza ha letto?... e quali atti di intervento... brutta cosa l'invidia sociale». Inoltre ha puntualizzato che non è l'Avvocatura a fornire i conti, perché questi sono contenuti nella relazione tecnica che accompagna la norma. Un giallo ancora aperto dunque, perché c'è chi dice che la relazione tecnica esaminata fosse quella «sbagliata», perché legata a una precedente versione del decreto contestato. Dettaglio inquietante, ma a cui è difficile credere.

Resta invece in piedi la vera questione, perché se è vero che è sacrosanta per chiunque la libertà d'espressione, è anche vero che esiste un codice di comportamento dell'Avvocatura dello Stato che è abbastanza chiaro: «Gli avvocati e procuratori dello Stato improntano i propri rapporti con l'esterno, in particolare con i mezzi di comunicazione, a cautela e riservatezza, al fine di evitare la diffusione di notizie pregiudizievoli per l'interesse dell'amministrazione patrocinata». È rispettoso di questa regola inneggiare così ai fuoriusciti dal Pd: «Dopo Civati, esce Elly Schlein, con parole vere e profonde...

le teste pensanti non possono far finta di nulla?».

Commenti