Cani e gatti immuni al virus. Tutta la verità sugli animali

"Contro la stupidità gli stessi dei lottano invano", scriveva Schiller. Mentre l'Italia (e il mondo ormai) combatte contro un nemico invisibile e insidioso, c'è chi si diverte a diffondere le famose fake news (false notizie) su Internet

Cani e gatti immuni al virus. Tutta la verità sugli animali

«Contro la stupidità gli stessi dei lottano invano», scriveva Schiller. Mentre l'Italia (e il mondo ormai) combatte contro un nemico invisibile e insidioso, c'è chi si diverte a diffondere le famose fake news (false notizie) su Internet. Una delle più recenti riguarda l'affermazione dello stupido di turno, secondo cui sarebbe opportuno liberarsi di cani e gatti perché possono contagiare i proprietari, trasmettendo il Coronavirus. Sarà bene ristabilire alcune verità scientifiche su un argomento che potrebbe inquietare qualcuno, se non altro perché i virus di molte epidemie umane hanno trovato il loro serbatoio naturale negli animali (selvatici). Si pensa, ma non è ancora certo, che questo virus possa avere il suo serbatoio naturale in alcuni pipistrelli asiatici. Nei folcloristici ma pericolosi mercati cinesi potete trovare gabbie e ceste, contenenti decine di specie animali vive, compresi i pipistrelli. A questo punto, una miscela esplosiva di virus può sfruttare la promiscuità con l'uomo e compiere lo spillover, il salto di specie. Ora, il virus è in grado di trasmettersi anche da uomo a uomo e questo dà la stura alla possibile pandemia. Dato che la maggior parte delle drammatiche epidemie virali che hanno colpito l'uomo avevano dunque a che fare, all'origine, con qualche animale, la fake news dello stupido di turno diventa inquietante, perché confonde il pubblico che la legge, il quale si chiede: «Ma se tutte questi virus derivano da pipistrelli, dromedari, uccelli, non è che anche il cane e il gatto». La risposta è semplicemente no. Per quanto i virologi possano talvolta battibeccare su aspetti particolari delle strategie da prendere per contenere il virus, tutti i virologi medici, medici veterinari e biologi di tutto il mondo concordano sul fatto che cani, gatti, e in generale i nostri animali domestici, allo stato attuale delle conoscenze non possono infettare l'uomo con il Coronavirus e non possono essere da lui infettati. Punto. Che poi in Cina la proprietaria malata abbia starnutito sul muso di un cane e questo sia risultato positivo al tampone, non ha alcuna rilevanza, anzi ci insegna a mantenere comunque quelle norme igieniche fondamentali che sono alla base del contenimento di un'epidemia. Così come è una pessima idea starnutire vicino a qualcuno senza proteggersi con un fazzoletto monouso o le mani (meglio ancora i gomiti), così è una pessima idea quella di sbaciucchiare il cane sul muso o addirittura sulle labbra, non solo per motivi che trovo talmente ovvi da non meritare di essere delucidati, ma anche perché cani e gatti non amano essere baciati.

La conclusione dunque è che non vi può essere alcun pericolo nel possedere un cane o un

gatto, anzi, soprattutto per gli anziani costretti a stare in casa dalla legge, oltre che dai malanni, la loro compagnia diventa un viatico psicologico di straordinaria importanza nell'affrontare questo difficile momento.

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