Cronache

Cannabis, a Montecitorio arrivano i corsi di autocoltivazione

Corsi di autocoltivazione della cannabis davanti alla Camera dei Deputati: è la singolare protesta dei Radicali Italiani con la partecipazione dell'Associazione Luca Coscioni per chiedere l'approvazione dell'intero ddl cannabis legale e non solo la parte sull'utilizzo terapeutico

Cannabis, a Montecitorio arrivano i corsi di autocoltivazione

Semi, piantine e manuale di coltivazione. Davanti alla Camera dei Deputati si è tenuta una vera e propria lezione su come coltivare la cannabis comodamente a casa propria. È la singolare iniziativa dei Radicali Italiani e con la partecipazione dell’Associazione Luca Coscioni per chiedere al Parlamento italiano di approvare il ddl per legalizzare produzione, consumo e commercio della sostanza psicotropa.

La scorsa settimana, infatti, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha considerato validi i certificati elettorali consegnati dai Radicali e dall’associazione Luca Coscioni a sostegno di una proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. Ora, il testo di legge sulla legalizzazione delle droghe leggere dell'intergruppo parlamentare promosso da Benedetto Della Vedova è all’esame delle commissioni Giustizia e Affari Sociali che oggi dovranno discutere se far approdare in Aula l'intero ddl cannabis legale o solo la parte relativa alla cannabis terapeutica. “Un passo grave”, questo, secondo il segretario dei Radicali Italiani, Riccardo Magi, “perché rischia di far saltare un iter molto faticoso che aveva dato la speranza di vedere approvato in questa legislatura un testo che segnasse davvero una discontinuità".

Per questo gli attivisti si sono ritrovati in piazza, manuale di autocoltivazione alla mano, per "fare pressione sul legislatore”. “Crediamo che questa riforma sia urgente e che il fenomeno degli stupefacenti in questo Paese sia fuori controllo", ha sottolineato, infatti, Magi, spiegando le ragioni della protesta. "La presidente Boldrini ha considerato validi i certificati digitali consegnati, un riconoscimento e un'innovazione importanti per i promotori di proposte di legge d'iniziativa popolare nonché per gli oltre 60mila cittadini che hanno sottoscritto il testo", ha dichiarato Filomena Gallo, segretaria dell'Associazione Luca Coscioni, tra i promotori della proposta di legge. "Adesso il Parlamento ha un motivo in più per proseguire verso la legalizzazione senza accontentarsi della inutile proposta di stralcio della parte terapeutica avanzata dall'onorevole Miotto”, ha detto la segretaria dell’associazione.

La proposta di legge promossa da Radicali e Associazione Luca Coscioni con il sostegno dei circoli ARCI, Giovani Democratici, diverse associazioni a favore della legalizzazione delle droghe leggere e decine di consiglieri comunali di Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle e Pd, prevede la legalizzazione della coltivazione autonoma della cannabis, fino a cinque piante, e di quella a fini commerciali.

Il testo della legge di iniziativa popolare include inoltre l'ulteriore "promozione dell’accesso ai cannabinoidi medici”, l’abolizione di tutte le sanzioni penali “per l’uso personale di tutte le altre sostanze proibite” e “la scarcerazione di coloro che hanno subito una condanna relativa a condotte legalizzate con la proposta di legge”.

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