Coronavirus

Va a spasso con il cane ​poi aggredisce i militari

A spasso con il proprio cane, ma a grande distanza dalla propria abitazione, il soggetto si è rifiutato di riavvicinarsi a casa e poi di consegnare i propri documenti di identità: 5 giorni di prognosi per i due militari aggrediti

Va a spasso con il cane ​poi aggredisce i militari

Completamente fuori di sè per essere finito nel mirino dei carabinieri impegnati in un'operazione di pattugliamento del territorio a Stiava (frazione del comune di Massarosa in provincia di Lucca), li ha aggrediti colpendoli con pugni e calci e mandandoli al pronto soccorso a causa delle lesioni riportate.

Protagonista in negativo dell'ennesimo episodio di insofferenza nei confronti delle restrizioni imposte dal governo in funzione anti-Coronavirus è un uomo, ora accusato dei reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale ed in attesa di giudizio direttissimo.

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l'individuo si trovava a passeggio per le vie del piccolo centro della Versilia con il proprio cane al guinzaglio, quando è incappato nei controlli dei carabinieri, impegnati come accade quotidianamente nelle operazioni di verifica del rispetto delle regole imposte per arginare l'emergenza sanitaria Covid-19.

Il problema, per lui, non era tanto il fatto che avesse giustamente portato il cane a fare i propri bisogni, quanto quello che si trovasse a grande distanza dalla sua abitazione, una cosa non consentita dai regolamenti imposti dall'alto in questo momento difficile. Il soggetto si è mostrato fin da subito insofferente nei confronti degli uomini dell'Arma.

I militari, preso nota della via in cui il soggetto dichiarava di vivere, lo hanno invitato a riavvicinarsi verso casa, venendo per tutta risposta presi a male parole. Il residente, infatti, sosteneva di non aver alcun interesse a rispettare quelle leggi, aggiungendo con aria di sfida che avrebbe continuato a fare tranquillamente ciò che già stava facendo. Costretti, pertanto, ad intervenire, i carabinieri si sono avvicinati al cittadino ribelle chiedendogli di esibire i propri documenti di identità così da poter effettuare la segnalazione e la denuncia per la violazione delle norme anti-Coronavirus. Anche in questa circostanza il soggetto si è rifiutato di collaborare, iniziando addirittura a gridare insulti nei confronti degli uomini dell'Arma. Sempre più fuori di sè, si è quindi avventato contro di essi, centrandone uno in pieno volto con un pugno, e successivamente colpendo con un forte calcio al ginocchio un collega.

Dopo una colluttazione col facinoroso, i carabinieri riescono a bloccarlo: per lui l'accusa di resistanza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, a cui si aggiunge la denuncia per il rifiuto di fornire i propri dati personali a un pubblico ufficiale e per la violazione delle restrizioni anti Covid-19.

Finiti nell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore, i due militari sono stati dimessi con una prognosi di 5 giorni.

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