È stato condannato definitivamente ieri a una pena di 9 anni e 4 mesi in carcere per omicidio volontario. Mirko Franzoni, 35 anni, di Serle, si è presentato al carcere di Verziano, senza nemmeno aspettare l'ordine di carcerazione della procura di Brescia.
La condanna riguarda una vicenda iniziata quasi sei anni fa, il 14 dicembre del 2003, quando Franzoni aveva sparato al ladro che era etrato poco prima nell'abitazione del fratello, Eduard Ndoj, uccidendolo con un colpo di fucile. Secondo il 35enne, il colpo mortale sarebbe partito accidentalmente, nel corso di una collutazione, ma per i giudici si è trattato di omicidio volontario.
Intanto, però, secondo quanto riporta Brescia Oggi, in tutto il paese si rincorrono voci di disappunto e lacrime di dispiacere. "Un bravissimo ragazzo- raccontano i vicini- ce ne vorrebbero tanti altri come lui. Speriamo possa tornare presto a casa, passava ogni giorno a salutarci". In tanti, tra gli abitanti di Serle, sperano che Mirko Franzoni possa scontare la sua pena agli arresti domiciliari. "Quello che ha fatto, lo ha fatto solo per proteggere la famiglia- dicono- Forse per qualcuno ha fatto un errore. Ma per noi rimarrà sempre una persona eccezionale".
E tutta Serle si stringe attorno a Mirko: "Siamo molto dispiaciuti, tutto il paese è con lui. Fino all'ultimo abbiamo sperato in una condanna più leggera".
Per qualcuno, poi, la sentenza "è un'ingiustizia vera e propria". E chi lo conosce bene non riesce a commentare, perché "non ha senso dire altro quando si è di fronte a una doppia tragedia, quella di due madri che hanno perso un figlio, in un modo o nell'altro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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