Cronache

"In chiesa solo col green pass". La proposta del cardinale

Hollerich, presidente della commissione delle conferenze episcopali dell'Unione europea, propone la linea dura: "In questa fase dobbiamo salvare vite"

"In chiesa solo col green pass". La proposta del cardinale

Si discute da tempo in Italia di introdurre l’obbligo del Green pass anche per entrare in chiesa. Gli esperti ritengono sia opportuno esibire la certificazione verde per poter partecipare alla messa e alle altre celebrazioni liturgiche. Le reazioni del mondo ecclesiastico, però, sono discordanti, anche se una delle figure più importanti della comunità cattolica mondiale, il cardinale Jean-Claude Hollerich, è favorevole alla misura utilizzata per contrastare la diffusione del virus Covid-19. Il presidente della commissione delle conferenze episcopali dell'Unione europea e arcivescovo del Lussemburgo, dove è già in vigore l’obbligo di presentare il Green pass per entrare in chiesa, non ha dubbi.

Come riporta il quotidiano La Nazione, l’alto prelato ha recentemente dichiarato: “In questa fase di recrudescenza della pandemia dobbiamo salvare vite umane. Ben venga il Green pass a messa”. Oltre che in Lussemburgo, la certificazione verde è indispensabile per prendere parte alle celebrazioni religiose anche in Croazia, in Svizzera e in Olanda. Sono ancora poche, in ogni caso, le nazioni che hanno adottato questo tipo di provvedimento, perché la resistenza interna alla Chiesa è molto forte. All’interno del collegio cardinalizio è presente una minoranza agguerrita che sposa le tesi dei No vax. Tra chi è vicino a coloro che considerano il Coronavirus un complotto dei poteri forti c’è anche l'ex prefetto della congregazione per la dottrina della fede, Gerhard Ludwig Müller.

Il cardinale Hollerich, comunque, va avanti per la propria strada, convinto che si debbano usare tutte le misure precauzionali per evitare l’aumento dei contagi. “Da Natale – ha aggiunto – in Lussemburgo è in vigore una norma che consente la partecipazione alla liturgia soltanto a chi si è vaccinato, fatto salvo che non si tratti di celebrazioni con meno di venti fedeli”. Anche se la disposizione è del governo lussemburghese, la Chiesa locale ha aderito in maniera convinta, vincendo l’opposizione di alcuni sacerdoti originari della Polonia No vax. “La loro posizione – ha commentato Hollerich – non aiuta a trovare una soluzione al problema, fanno male alla gente.

La disorientano”.

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