Cronache

Prepariamoci a picchi di 43°. Ma poi il ribaltone: ecco quando

Apice del caldo record di Caronte, ma si prospetta un'estate finalmente vivibile

Prepariamoci a picchi di 43°. Ma poi il ribaltone: ecco quando

Ormai ci siamo: siamo entrati nel "picco" dell'anticiclone africano Caronte che da oggi e fino ai primi giorni della prossima settimana si farà sentire con temperature bollenti e probabilmente record sull'Italia, in particolar modo Centro-Sud e Isole Maggiori dove si potranno toccare massime fino a 42-43°C. Le buone notizie, però, ci sono: un vero e proprio ribaltone meteo potrebbe avvenire dal 7-8 luglio con una discesa d'aria fredda dal Nord Europa e un crollo termico su tutta Italia con un clima finalmente gradevole. Ma andiamo con ordine.

Caronte fa paura

In queste ore sta continuando ad affluire aria molto calda sub-tropicale responsabile di aumenti termici e afa. Gli esperti prevedono un fine settimana da bollino rosso con caldo ovunque: si va dai 36-38 del Nord, ai 39-40°C del Centro (Roma e Firenze su tutte) agli oltre 40°C del Sud, Sicilia e Sardegna con le temperature sopra menzionate. Non cambierà nulla neanche lunedì e martedì con valori "bloccati" e decisamente sopra le medie del periodo. L'afa aumenterà e il caldo si farà sempre meno sopportabile anche perché veniamo da settimane con un clima quasi identico se non brevi pause limitatamente alle regioni settentrionali.

Si prepara il ribaltone

La luce in fondo al tunnel, secondo i modelli meteo, dovrebbe iniziare a farsi strada da mercoledì 6 luglio con Caronte pian piano costretto a tornare sui suoi passi grazie al redivivo Anticiclone delle Azzorre (quello dell'estate bella) che da ovest inizierà a premere in direzione del Mediterraneo ma anche del Nord Europa. Proprio questa sua espansione anche settentrionale causerà una discesa di correnti molto fresche per il periodo dal suo bordo orientale, quindi Polonia, Germania, Austria e Balcani. Sarà da queste zone che irromperà un drastico cambiamento con massime che subiranno discese anche di 10-12 gradi rispetto ai valori attuali, torneranno i temporali con grandinate e un fresco a cui non eravamo affatto abituati.

Cosa succede dopo

Se queste proiezioni venissero confermate, si tratterà di un cambio di passo quasi clamoroso, di una "ferita" nel cuore dell'estate, di un clima finalmente gradevole e a tratti fresco (di notte) da nord a sud. Le temperature massime, per intenderci, farebbero quasi fatica a superare 30-31 gradi, l'umidità sparirebbe e si vivrebbe la classica estate Mediterranea degli anni '80 e '90 dove le sortite africano erano soltanto una rarità. Quanto durerebbe questo cambiamento? Le buone notizie non mancano: l'alta pressione delle Azzorre potrebbe rimanere per alcuni giorni portandoci fin verso la metà del mese di luglio. Quello che potrà accadere successivamente è ignoto ed è un esercizio inutile, in questo momento. Prepariamoci alla sofferenza prima del "godimento" generale con un ritorno a temperature più umane.

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