Sono 130 i migranti che dovrebbero andare all'ex caserma Serini di Montichiari, in provincia di Brescia. Il motivo? Semplice: la struttura dove dovrebbero risiedere i richiedenti asilo non ha le fogne. E questo, ovviamente, è un problema.
Le proteste anti-migranti
Intorno alla Serini si sono verificati diversi scontri tra prefettura e Comune, e i cittadini si sono organizzati in un comitato per impedire l'arrivo degli immigrati. Da alcune settimana è in corso un presidio di fronte ai cancelli dell'area con tanto di barricate e cartelli. Un modo per dire "No" alla trasformazione dell'area in un hub per migranti dicendo "addio" al desiderio di sviluppo dell'aeroporto.
Il sindaco Mario Fraccaro aveva chiesto all'Ats di Brescia di verificare se all'interno della caserma ci sono (o meno) le condizioni minime per assicurare la gestione senza rischi sanitari di 130 migranti. Verifiche che sono in corso. Eppure, nonostante la struttura a due passi dall'aeroporto di Montichiari non sia provvista di sistema fognario, il ministro Alfano ha già disposto l'arrivo dei profughi. Secondo quanto scrive il Corriere, infatti, "è presumibile che l’iter che ha visto la realizzazione in tempi record di strutture mobili bypassi la normativa agendo in deroga" grazie all'installazione di bagni chimici.
L’assessore regionale Viviana Beccalossi (Fratelli d’Italia) attacca Alfano: "Resto allibita nell’apprendere che pur di creare campi profughi il ministero dell’Interno non si preoccupi neppure di verificare che le strutture individuate posseggano i requisiti minimi".
Quindi qualora "gli immigrati non dovranno essere ospitati alla Serini. Sarebbe gravissimo e inaccettabile creare zone franche nel nome dell’immigrazione clandestina, in cui la legalità non venga contemplata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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